Serri:“L’imprenditoria femminile è carica di novità e cambiamento”

Dalla Regione

È stata presentata nelle Commissioni regionali Politiche economiche e Per la promozione delle pari opportunità, la ricerca #imprendodonna, ovvero un’indagine sulla condizione dell’imprenditoria femminile a Modena, promossa dal Comitato per l’imprenditoria femminile della provincia di Modena e la Camera di Commercio di Modena, con la collaborazione del Centro documentazione donna. A presiedere l’audizione le due presidenti: Luciana Serri, consigliera regionale modenese Pd, e Roberta Mori.

“Dai dati presentati emerge un quadro sull’impresa femminile che resiste e avanza rispetto alla crisi e al terremoto. Le donne che raccolgono la sfida di fondare un’impresa o di condurre una propria attività dimostrano di essere donne tenaci che sanno innovare e cambiare”, ha commentato la presidente e consigliera regionale modenese Pd, Luciana Serri. Entrando nella ricerca condotta dal comitato emergono molti spunti interessanti. Le principali problematiche legate al “fare impresa al femminile” sono ricollegabili ai grandi temi della necessità di trovare forme di conciliazione e difficoltà proprie legate all’essere donna (in termini di credibilità, riconoscimento, assegnazione di un titolo). Il tema della conciliazione riguarda il lavoro di cura di bambini e anziani, componenti della famiglia che gravano maggiormente sulla donna e a favore dei quali i servizi, seppure quantitativamente e qualitativamente soddisfacenti, mostrano alcune criticità in termini di flessibilità. “Anche i dati della Regione Emilia-Romagna mostrano segnali positivi provenienti dal tessuto imprenditoriale e dal mondo del lavoro” – prosegue Serri commentando la ricerca – “Sono ben 888.224 le donne occupate in Emilia- Romagna, il 31,8% però part-time;  sono cresciute del 2,5% nell’ultimo anno e il tasso di occupazione qui è tra i più alti d’Italia. Le imprese, 13.942, sono il 21,1% del totale, in lieve aumento nell’ultimo periodo e operano prevalentemente nei settori del commercio, servizi alla persona e agricoltura. È chiaro che un ambiente favorevole alla nascita e alla crescita delle imprese femminili è un ambiente che aiuta la crescita economica di una comunità e dell’intero territorio regionale.”