Migranti, Patriarca “Perché Alfano coltiva i dubbi sulle Ong?”

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Il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali della Camera e vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sui migranti, ha firmato una interpellanza in cui si chiede conto della posizione del ministro degli Esteri Alfano che sembra condividere i dubbi, sollevati dalla procura di Catania, su una possibile collusione tra alcune Ong e i trafficanti di uomini.

Nel 2016 sono morti in mare, cercando di attraversare il Mediterraneo, più di cinquemila migranti, dall’inizio del 2017 i decessi sono già più di mille. E’ anche sulla base di questi dati che osservatori e organizzazioni umanitarie parlano ormai apertamente di una “crisi umanitaria senza precedenti”. Su questa delicata situazione si è abbattuta la bufera dell’inchiesta giudiziaria in corso sull’ipotesi di un connubio tra organizzazioni non governative e trafficanti di uomini, cavalcata subito da alcune forze politiche. La vicenda è ora oggetto di una interpellanza firmata, tra gli altri, anche dal deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali e vice-presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta su accoglienza, identificazione ed espulsione dei migranti. “Si tratta di una questione particolarmente delicata – conferma l’on. Patriarca – che rischia di travolgere, in un sospetto generalizzato e ingiustificato, tutto il meritorio sistema di salvataggio in mare di vite umane. Nel solo 2016, infatti, sono stati tratti in salvo e portati in sicurezza in Italia un totale di 181.436 migranti; tra questi, la maggior parte sono stati tratti in salvo dalla Guardia Costiera, dalla Marina Italiana e dalle navi di Frontex (85.575), mentre 49.796 sono stati soccorsi dalle imbarcazioni delle organizzazioni non governative coinvolte nelle operazioni di Search&Rescue”. Lo stesso ministro dell’Interno Minniti ha messo in guardia da generalizzazioni e giudizi affrettati. Posizioni analoghe sono state espresse dal ministro della Giustizia Andrea Orlando, dal segretario del Partito democratico Matteo Renzi e anche dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Unica voce governativa fuori dal coro è sembrata quella del ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale Angelino Alfano che, schierandosi al fianco del procuratore di Catania, ha affermato che il rischio di collusione esiste. “Sono affermazioni gravi – conferma Edoardo Patriarca – visto che il ministro Alfano è quello che lavora più direttamente con le Ong italiane e internazionali. E’ per questo che, con la nostra interpellanza, chiediamo di conoscere quali siano gli elementi che inducono il ministro a esporre il Governo italiano in merito a una vicenda che è oggetto di un’indagine giudiziaria in corso, mettendo in dubbio la genuinità e la legittimità delle operazioni di salvataggio in mare di migliaia di migranti effettuate da alcune organizzazioni non governative in stretta collaborazione con la Guardia costiera, la Marina italiana e Frontex”.