Castelfranco, Pd “Critiche strumentali sui sistemi di raccolta”

Dai Circoli

Pieno sostegno da parte del Gruppo consiliare del Partito democratico di Castelfranco Emilia per il Piano Economico finanziario dei Servizi, l’impianto tariffario e il regolamento di gestione del tributo TARI con le relative agevolazioni tariffarie attive per l’anno 2017 messo a punto dall’Amministrazione cittadina. Ecco il commento del capogruppo Pd in Consiglio comunale Giovanni Marrone e del segretario del Pd di Castelfranco Emilia Matteo Benuzzi:

GIOVANNI MARRONE “Il 2017 sarà un anno di transizione che porterà i cittadini di Castelfranco verso l’applicazione della tariffazione puntuale, che si basa sul quantitativo di rifiuti effettivamente prodotto. A fronte di tutte le osservazioni sollevate da parte delle opposizioni in questi giorni, vorremmo precisare alcune questioni che riteniamo di non secondaria importanza. In merito alla copertura degli insoluti degli anni scorsi ci teniamo a sottolineare che l’Amministrazione comunale sta effettuando le attività di recupero evasione. L’inserimento della quota all’interno del montante a tariffa è previsto dalla norma nazionale e non è a discrezione dell’Ente locale. Nel 2018, una volta arrivati a tariffazione puntuale, tali attività saranno nuovamente a carico del Gestore. L’incremento del costo del servizio, come già spiegato dall’Amministrazione, risulta ad oggi contenuto, il sistema “porta a porta integrale” comporterebbe invece un aumento iniziale della TARI e del tempo di ammortizzamento dei costi iniziali ben superiore a quello provocato dal modello di raccolta implementato nel comune di Castelfranco. L’applicazione del sistema “porta a porta integrale” sul nostro territorio comunale si tradurrebbe infatti in una serie di investimenti iniziali ben più corposi come, a titolo esemplificativo, la sostituzione dei mezzi attualmente utilizzati per il sistema di raccolta e il raddoppio del personale attualmente presente sui camion stessi (per effettuare il sistema porta a porta sono necessari 2 operatori contro il singolo oggi sufficiente)… costi che andrebbero a gravare interamente sulla quota fissa.”
MATTEO BENUZZI “Piuttosto che fare battaglie ideologiche, anche sterili, sui sistemi di raccolta è bene concentrarsi sulle finalità condivise che si vogliono perseguire con il modello di raccolta utilizzato (che fra l’altro contempla sia il porta a porta che il cassonetto a tessera). Tali finalità sono il contenimento della produzione complessiva di rifiuti, il miglioramento della raccolta differenziata e una tariffazione puntuale equa. Per perseguire tali finalità occorre proseguire nell’attività capillare svolta dall’Amministrazione in collaborazione con il gestore e da noi sostenuta, di coinvolgimento, di sensibilizzazione della cittadinanza e delle imprese e di civismo coercitivo verso i comportamenti scorretti. Attuare una polemica sterile, senza mai presentare dati ed esempi concreti, da parte dell’opposizione non rappresenta una strada costruttiva per la collettività. Il sistema di gestione interna di cui parlano le opposizioni prevede lo sviluppo di una struttura alquanto complessa e l’implementazione di competenze interne all’amministrazione, che richiedono investimenti in termini di tempo e di denaro e che ad oggi risultano insostenibili con l’attuale patto di stabilità e con la spending review ai quali devono sottostare gli enti locali. Infine ciò che è importante ribadire è che ad un incremento del costo del servizio non corrisponde un diretto incremento delle tariffe; lo scopo è quello di discriminare in maniera netta i comportamenti virtuosi da quelli non virtuosi e di far in modo che su quest’ultima categoria ricadano gli aumenti del costo del servizio.