Economia circolare, Kyenge “Approvata oggi proposta legislativa”

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Il Parlamento europeo ha approvato oggi una proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che introduce nell’ordinamento i principi dell’economia circolare per un utilizzo sostenibile delle risorse a nostra disposizione. Ecco il commento dell’europarlamentare modenese del Pd Cécile Kyenge:

“Abbiamo approvato nel Parlamento Europeo un’importante proposta legislativa verso la cosiddetta economia circolare, con l’obiettivo di fare un passo in avanti verso una crescita sostenibile all’interno dell’Unione, utilizzando le risorse del pianeta in maniera più intelligente e sostenibile”, così Cécile Kyenge, europarlamentare Pd, commenta il voto odierno sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti. “Con questa proposta ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di riciclare entro il 2030 il 70% dei rifiuti urbani – spiega Kyenge – Una percentuale che aumenta all’80% quando parliamo di materiali di imballaggio come carta, cartone, plastica, vetro, metallo e legno. A questo si aggiungono i nuovi limiti introdotti per i rifiuti urbani collocati in discarica: il 10% entro il 2030, con l’intento di ridurli ulteriormente al 5%, prevedendo proroghe di 5 anni per quei paesi che, nel 2013, hanno collocato in discarica più del 65% dei propri rifiuti”. “Si tratta – prosegue – di un provvedimento che avrà un fortissimo impatto sui territori, portando benefici per l’ambiente, il clima, la salute e l’economia. Le statistiche ci dicono che oggi consumiamo circa due volte e mezzo le risorse prodotte in un anno dal nostro pianeta. Con un sistema di economia circolare saremo in grado di valorizzare al massimo e più a lungo possibile i prodotti e i materiali, portando al minimo la produzione di rifiuti e lo sfruttamento delle risorse. Oggi solo il 44% dei rifiuti delle famiglie nell’UE viene riciclato e ci poniamo come obiettivo già entro i prossimi tre anni di raggiungere il 50%. I rifiuti, se gestiti bene possono diventare un’importante opportunità, permettendoci di recuperare materie prime che, al momento, costituiscono il 40% dei costi sostenuti dalle imprese”. “Trovo infine inaccettabile – sottolinea la parlamentare europea – lo spreco alimentare, che in Europa ci porta a buttare 88 milioni di tonnellate di cibo. Una cifra destinata, purtroppo, a salire a circa 126 milioni di tonnellate entro il 2020 se non verranno prese ulteriori azioni o misure preventive”. “Il contrasto allo spreco alimentare è una battaglia culturale ed economica da vincere al più presto. Ed è tra gli obiettivi che ci siamo posti con questo provvedimento”. “Ritengo importante che la Regione Emilia Romagna sia sintonizzata da tempo sul grande tema dell’economia circolare, avendo approvato già nel 2015 una legge che investe con grande decisione in questa direzione”.