Ddl Povertà, Patriarca e Vaccari “Vero passo avanti per il welfare”

Dai parlamentari, slider

Il deputato Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali della Camera, e il senatore Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, commentano positivamente l’approvazione, avvenuta oggi in Senato in via definitiva, del disegno di legge delega sulla Povertà che introduce nel nostro sistema di welfare il Reddito di inclusione. Ecco la loro dichiarazione:

“L’approvazione definitiva da parte del Senato del ddl Povertà rappresenta un grande passo avanti per il sistema di welfare del nostro Paese: l’Italia si dota finalmente di una legge per una misura universale di contrasto alla povertà. La scelta della maggioranza di procedere al Senato all’approvazione senza modifiche del testo prodotto dalla Camera consentirà di velocizzare l’iter per l’approvazione dei decreti attuativi, in modo da poter introdurre al più presto nel nostro ordinamento il Reddito di inclusione (Rei), la misura di contrasto alla povertà delineata dalla legge delega. Il Reddito di inclusione sarà inizialmente rivolto, in via prioritaria, ai nuclei familiari con figli minori, con persone con disabilità grave o con donne in stato di gravidanza, ma l’obiettivo della legge è quello di raggiungere gradualmente tutta la platea di coloro che si trovano in povertà assoluta, ovvero coloro che non sono in grado di procurarsi quel minimo di beni necessari a condurre una via dignitosa. Sulla base delle esperienze dei principali Paesi europei e del lavoro degli esperti del settore, l’accesso alla misura è regolato dalla prova dei mezzi e legato all’accettazione di progetti di reinserimento lavorativo e sociale. Ciò significa che al sussidio economico si somma un progetto personalizzato di attivazione realizzato dalle équipe multidisciplinari costituite dai Comuni associati a livello di ambito sociosanitario, in rete con tutti i servizi del territorio. Insomma, non si prevede solo un aiuto economico, ma un più complessivo sostegno al reinserimento lavorativo e sociale dei soggetti caduti nella fascia di povertà assoluta”.