Uscita “Valli del Cimone”, Pd Pavullo “Scelta inadeguata per il turismo”

Dai Circoli

Il Pd di Pavullo stigmatizza la decisione dell’Amministrazione comunale di centrodestra di uscire dal Consorzio di promozione turistica “Valli del Cimone”. “Pavullo, visto il ruolo che le spetta e le compete nella nostra montagna e nella definizione delle politiche di territorio come il turismo – dicono dal Pd di Pavullo – avrebbe dovuto attivarsi affinché le criticità nel funzionamento di “Valli del Cimone” fossero superate e i processi di promozione turistica fossero razionalizzati e migliorati”. Ecco la nota del Pd di Pavullo:

“Con l’uscita dal Consorzio di promozione turistica “Valli del Cimone”, Pavullo rinuncia a giocare un ruolo attivo nel coordinamento delle politiche del turismo nella nostra montagna, ripiegando e chiudendosi su se stessa, rinunciando ad accedere a importanti bandi di finanziamento promossi dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Unione Europea. Se l’isolazionismo può essere di dubbia utilità sul piano internazionale, in un contesto come quello locale ci pare ancora più fuori luogo: Pavullo, visto il ruolo che le spetta e le compete nella nostra montagna e nella definizione delle politiche di territorio come il turismo, avrebbe dovuto attivarsi affinché le criticità nel funzionamento di “Valli del Cimone” fossero superate e i processi di promozione turistica fossero razionalizzati e migliorati. Non tutto può essere ridotto a una logica contabile, la Politica ha il compito di elaborare e di mettere in campo una visione più ampia e l’azione del centrodestra su questo piano e in questo caso risulta inadeguata e riduttiva. Il tessuto associativo del nostro Comune, caratterizzato da vitalità e qualità (una realtà che ringraziamo per l’importante lavoro svolto sul piano della valorizzazione del territorio) ricopre, senza dubbio alcuno, un ruolo molto importante, ma insufficiente in un contesto che deve essere di promozione della nostra montagna a tutto tondo. Pavullo da sola non ce la fa, ha bisogno di giocare in squadra con gli altri Comuni della montagna e con strumenti adeguati, così come gli altri Comuni hanno bisogno di Pavullo: sul piano della promozione turistica riteniamo che lo strumento da utilizzare e riformare fosse proprio “Valli del Cimone”, dal momento che nei prossimi anni le politiche di promozione turistica del nostro territorio dovranno sempre più essere orientate verso una promozione ampia e organica di tutta la nostra montagna. In questa direzione andava la proposta di emendamento avanzata dal Gruppo consiliare “La Torre”, una proposta volta a valutare, tra le altre cose, la possibilità di subentro dell’Unione dei Comuni del Frignano nel Consorzio stesso, in sostituzione dei singoli Comuni. Nell’epoca del consumo di massa in molti sono soliti gettare gli oggetti, una volta rotti, senza neppure provare ad aggiustarli: con il Consorzio crediamo che il centrodestra stia seguendo questa stessa linea, quando invece sarebbe stato opportuno riscoprire l’antica, ma sana, pratica della riparazione e del riutilizzo. Il risultato sarà una politica di promozione turistica più scoordinata e più debole, per Pavullo e per tutta la montagna”.