Da Carpi un appello all’unità del Pd firmato da eletti e politici

Dai parlamentari

Da Carpi arriva un appello all’unità del Partito democratico firmato dai parlamentari Manuela Ghizzoni ed Edoardo Patriarca, dal sindaco Alberto Bellelli, dal consigliere regionale Enrico Campedelli e dal segretario del Pd Marco Reggiani. Ecco il testo dell’appello:

“I sistemi democratici in Europa e nel mondo stanno attraversando una crisi profonda, che si manifesta in forme e modalità diverse, ma che presenta un tratto comune: una diffusa crescita e affermazione di partiti e movimenti populisti e di destra e un arretramento delle forze di sinistra e progressiste. La crisi economica ha destrutturato le società e il mondo del lavoro e creato un agglomerato sociale fluido e frammentato che i partiti della sinistra stentano a rappresentare, mentre le destre e i populisti hanno trovato proprio all’interno di questo contesto un terreno fertile per cavalcare le paure e le inquietudini generate dalla crisi. Di fronte a questo quadro, che ha visto l’affermazione di Trump negli USA, il voto favorevole alla Brexit, la crescita del lepenismo in Francia, per restare solo ai casi principali, in Italia, l’ultimo partito popolare, democratico e di massa esistente, il Partito Democratico, rischia di affrontare una scissione le cui conseguenze sono imprevedibili non solo per il partito, ma per la qualità stessa della democrazia italiana. Chi scrive, nei congressi precedenti ha fatto scelte diverse, e per certi versi opposte, sostenendo candidati e mozioni alternativi. Ma la forza del PD consiste proprio nel fatto che in un partito plurale, le differenze politiche sono un elemento di ricchezza. La scissione rappresenta invece un impoverimento, sia per chi resta che per chi se ne va. Nel primo caso rischia di impedire la vocazione maggioritaria della sinistra riformista italiana. Nel secondo caso spinge ad una posizione di testimonianza e residuale chi se ne va. Mentre il PD è nato proprio per tenere assieme riformismo e radicalità. In queste settimane abbiamo incontrato ed ascoltato centinaia di iscritti, militanti ed elettori del PD e del centrosinistra. Hanno naturalmente espresso valutazioni e opinioni diverse su ciò che sta accadendo. Ma tutti hanno auspicato e chiesto che il PD rimanga unito. In momenti come questi, tutti coloro che hanno ruoli di responsabilità, sono chiamati ad ascoltare questa richiesta. Ci appelliamo al senso di responsabilità di ognuno. Ascoltiamo il nostro popolo. Facciamo prevalere le, tante, cose che ci uniscono. E discutiamo pure di quelle, poche, che ci dividono. Per la qualità della democrazia è meglio discutere in tanti, che trovarsi d’accordo in pochi. La rottura si può evitare. Si deve evitare.