Argenta, Campedelli “Serve un tavolo nazionale di confronto”

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“Serve un tavolo nazionale. Solidarietà ai lavoratori convolti. Occorre ripristinare confronto e procedure corrette per trovare una soluzione”: il consigliere regionale carpigiano del Pd Enrico Campedelli interviene sulla vertenza del gruppo Argenta, i cui vertici intendono licenziare e trasferire lavoratori dello stabilimento carpigiano nella lontana Peschiera Borromeo.

Sulla vertenza del Gruppo Argenta, il consigliere regionale del Partito democratico Enrico Campedelli, che già sabato scorso aveva incontrato i rappresentanti sindacali dei lavoratori e partecipato all’incontro in Comune insieme al Sindaco di Carpi Bellelli, ha espresso la sua preoccupazione e si è immediatamente attivato a livello regionale per affrontare con tutti gli strumenti possibili la grave situazione che si è determinata presso lo stabilimento di Carpi. “L’esito dell’incontro romano sul caso Argenta, nel quale la Direzione del gruppo ha confermato i licenziamenti e i trasferimenti per i lavoratori dello stabilimento carpigiano nella lontana Peschiera Borromeo (dove viene trasferito tutto il call center) – dichiara il consigliere Campedelli – desta enorme preoccupazione e allarme. Ho contattato l’assessore regionale Palma Costi, che si è immediatamente attivata per sostenere la convocazione di un tavolo nazionale di confronto. La vertenza ha un profilo nazionale, come dimostra l’apertura dello stato di agitazione a livello nazionale delle organizzazioni sindacali per coinvolgere tutti i 1260 lavoratori del Gruppo. Ci sono troppe anomalie, come ha evidenziato anche l’interrogazione dei deputati Ghizzoni e Baruffi – commenta Campedelli – Avviare una riorganizzazione aziendale mettendo assieme licenziamenti individuali e licenziamenti ‘di fatto’ collettivi è come mettere assieme mele e pere – spiega il consigliere del Pd – Il trasferimento di lavoratrici e lavoratori del call center, che di per sé hanno stipendi molto contenuti, a 200 km di distanza, significa di fatto obbligarli al licenziamento”. “Se si aggiunge che tutto ciò è stato fatto senza un preventivo coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, in modo da consentire ai lavoratori di accedere agli ammortizzatori sociali, si comprende quanto il procedere della direzione del Gruppo sia stato scorretto – conclude Campedelli – La Regione Emilia-Romagna è solidale e al fianco dei lavoratori del Gruppo Argenta in questo difficile momento e non farà mancare il suo impegno per salvaguardare queste professionalità”.