PianoAria, Campedelli “Scopo ridurre inquinanti e difesa salute cittadini”

Dalla Regione

«Dobbiamo rendere maggiormente consapevoli i cittadini dei rischi che stiamo correndo e dell’esigenza di prevedere misure efficaci, non solo per il rischio di incorrere in una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea, ma soprattutto per migliorare la qualità dell’aria e della vita delle nostre comunità» Così il consigliere regionale modenese del Pd Enrico Campedelli, nell’avviare oggi in Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, l’iter di approvazione del Piano dell’Aria di cui è relatore.

È cominciato oggi in Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna l’iter di approvazione del Piano Aria Integrato Regionale (Pair). Il relatore, Enrico Campedelli, consigliere regionale modenese del Pd, ha sottolineato l’allarmante situazione nella quale si trova il bacino dell’area padana e ha proposto ai consiglieri un percorso di discussione e approvazione più snello, pur non comprimendo il dibattito democratico e senza eludere tutti i passaggi necessari per un Piano così importante.

“Con il Pair la Regione punta a far rientrare il livello delle sostanze inquinanti nell’atmosfera all’interno dei limiti di sicurezza fissati dalla normativa europea – spiega Campedelli – per proteggere la salute dei cittadini e la qualità dell’ambiente”. “Dobbiamo rendere maggiormente consapevoli i nostri cittadini dei rischi che stiamo correndo e dell’esigenza di prevedere misure efficaci, non solo per il rischio di incorrere in una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea – ha dichiarato Campedelli in Commissione – ma soprattutto per migliorare la qualità dell’aria e della vita delle nostre comunità. Si stima che il pacchetto aria possa evitare 58000 decessi prematuri. È vero che in questi anni, grazie ai miglioramenti tecnologici e alla riduzione delle emissioni gassose e di particolato, sono diminuiti nell’area della pianura Padana i livelli delle Pm 2.5, le cosiddette polveri fini, altamente inquinanti, come evidenzia anche lo studio dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Dal 2001 al 2014 si sono ottenuti importanti risultati e alcuni degli inquinanti più pericolosi sono entrati entro i limiti di sicurezza: insieme ai PM 2.5, sono calati anche altri inquinanti (monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene), ma restano altissimi i livelli di inquinamento dovuti alle PM10, a cui si aggiungono gli ossidi di azoto (NO2) e ozono (O3). Dobbiamo quindi proseguire e accentuare l’impegno per ridurre i livelli di inquinamento e il Piano dell’Aria che interverrà su tutto il bacino padano, grazie all’azione coordinata con le Regioni Piemonte, Lombardia e Veneto che stanno predisponendo misure analoghe – conclude Campedelli – è lo strumento fondamentale per la lotta all’inquinamento e salvaguardare le nostre comunità”.