Radio, Vaccari “Anche le locali nello sviluppo del digitale Dab+”

Dai parlamentari

Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari si fa portavoce della protesta dell’emittenza radiofonica locale che rischia di rimanere penalizzata, per mancanza di adeguate risorse frequenziali, dal passaggio al digitale Dab+ e ha presentato, sul tema, una interpellanza urgente al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda chiedendo misure per garantire un equilibrato avvio delle trasmissioni radiofoniche digitali terrestri Dab+ sull’intero territorio nazionale.

Il settore radiofonico, come già in passato quello televisivo, si sta attrezzando per il passaggio al digitale con standard Dab+, con il rischio reale però che la rivoluzione tecnologica possa lasciare indietro la radiofonia locale. Del problema si è fatto portavoce il senatore modenese Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, che ha presentato oggi una interpellanza urgente al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. “L’autorità di settore, l’Agcom, – spiega Vaccari – con una delibera del 2015 aveva suddiviso il territorio nazionale in 39 bacini di servizio, sovra-provinciali, proprio per la diffusione del digitale radiofonico. A oggi sono stati assegnati i diritti di uso delle frequenze in 8 bacini soltanto. Gli operatori di rete nazionali, come la Rai o le società consortili costituite dalle grandi reti radiofoniche nazionali private, stanno già operando su ampie zone del territorio grazie ad autorizzazioni sperimentali, mentre le emittenti locali sono bloccate dalla mancanza di frequenze utilizzabili”. La situazione rischia di penalizzare fortemente l’emittenza radiofonica locale che potrebbe non riuscire, per mere ragioni burocratiche, a tenere il passo dell’evoluzione tecnologica. Sono molte, infatti, ad esempio, già ora le case automobilistiche che stanno dotando i loro modelli di punta di ricevitori radiofonici Dab+. “Le strade da percorrere sono chiare – continua il senatore Vaccari – Occorre attribuire nuove risorse frequenziali al Dab+, penso ad esempio al canale 13 Vhf, oggi del Ministero della Difesa, ma inutilizzato. Il Ministero delle sviluppo economico deve aggiornare il Piano nazionale di ripartizione delle frequenze e l’Agcom deve pianificare i 23 bacini residui, tra cui tutti quelli che ricadono sull’Emilia-Romagna, decidendo al contempo di destinare all’emittenza radiofonica locale una adeguata quantità di risorse frequenziali”. E’ per queste ragioni che nell’interpellanza il senatore Vaccari chiede di sapere se il ministro intenda mettere in campo azioni per garantire un equilibrato avvio delle trasmissioni radiofoniche digitali terrestri Dab+ sull’intero territorio nazionale e con quali tempi intenda procedere ad assegnare i diritti d’uso delle frequenze nei bacini non ancora pianificati.