Memoria, Campedelli “A Bologna la mostra che partì da Carpi”

Dalla Regione

“I nostri giovani raccolgano il testimone di una generazione che sta pian piano scomparendo, perché ciò che è accaduto non abbia più a ripetersi”: lo ha detto il consigliere regionale modenese del Pd Enrico Campedelli, oggi, presso la sede della Regione, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Immagini dal silenzio. La prima mostra dei lager nazisti attraverso l’Italia 1955-1960”, iniziativa organizzata in occasione della Giornata della Memoria, di cui è stato promotore.

La Giornata della memoria, l’appuntamento dedicato al ricordo delle vittime della Shoah, si è aperta oggi con un ricco programma di eventi in Assemblea legislativa regionale. La mattinata, che ha visto la partecipazione di circa 250 studenti, è iniziata con un convegno dedicato ai temi della memoria organizzato insieme alla Fondazione Fossoli e riservato ad alcune classi del Liceo Copernico di Bologna. A far da colonna sonora alla lezione sono stati gli studenti dell’Istituto Musicale Masini e Liceo Musicale Statale di Forlì che hanno eseguito alcuni brani a tema. A seguire si è tenuta una visita alla mostra “Immagini dal silenzio. La prima mostra nazionale dei lager nazisti attraverso l’Italia 1955-1960” che nel 2005 riportò all’attenzione la prima mostra italiana dedicata al tema della persecuzione e dello sterminio degli ebrei e dei dissidenti durante la Seconda Guerra Mondiale realizzata nel 1955 per volontà del Comune di Carpi. Nell’allestimento che viene riproposto in Assemblea legislativa la centralità è lasciata all’esposizione originale del 1955, caratterizzata da semplici supporti a immagini che documentano con crudo realismo i molteplici aspetti della deportazione e dello sterminio. Le foto originali della mostra del 1955, ora conservate presso l’Istituto storico di Modena, raccontano l’orrore dei campi di concentramento nazisti. “Insieme alla Fondazione Fossoli, il Comune di Carpi e l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna abbiamo organizzato una giornata di riflessione sulla memoria. È stata l’occasione per rivedere le immagini originali di una mostra che ha segnato essa stessa la storia della memoria e della deportazione nei lager. Nell’Italia dei primi anni del dopoguerra, la prima mostra del lager nazisti del 1955 nata a Carpi e che girò l’Italia, sollevò il velo del silenzio che era caduto su quella tragedia – spiega il consigliere Enrico Campedelli, promotore dell’iniziativa – da allora si cominciò finalmente a raccontare e far vedere, anche con immagini crude, cosa erano stati la deportazione e i campi di concentramento e di sterminio, e gli ex deportati cominciarono a raccontare ai giovani la loro tragica esperienza. Oggi quella generazione di testimoni sopravvissuti ormai sta scomparendo del tutto. Ecco perché è necessario creare nuovi testimoni indiretti, lavorando con i giovani, come abbiamo fatto questa mattina nella giornata dedicata alla memoria in Regione. Perché – prosegue Campedelli – come ci ammoniva Primo Levi, se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto non accada mai più. La memoria di quegli eventi non è infatti qualcosa che appartiene al passato, ma che ci interroga ancora oggi nel presente – conclude Campedelli – quando ci si presentano di fronte immagini di guerre, privazioni e sofferenze che sembrano rievocare quei tragici eventi”. L’esposizione sarà visitabile fino al 20 febbraio nello “Spazio Mostre” (atrio dell’Assemblea legislativa, viale A. Moro, 50, Bologna), dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19.