Cécile Kyenge “Il tentativo di Salvini di zittirci è fallito”

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Il gip di Milano, Maria Vicidomini, ha deciso di archiviare la querela per diffamazione presentata dal leader della Lega Nord Matteo Salvini contro l’europarlamentare modenese del Pd, Cécile Kyenge, per aver sostenuto pubblicamente che “La Lega è un partito razzista”. «Salvini pretendeva con la sua querela, archiviata dal Tribunale, che non si potesse dire la verità, ossia che le parole d’odio che lui e molti sostenitori del suo partito pronunciano ogni giorno hanno nome: xenofobia e istigazione all’odio razziale.» Questo il commento dell’eurodeputata modenese del Pd. Ecco la sia dichiarazione:

“Per questa frase da me pronunciata in un’intervista sulla politica italiana Matteo Salvini mi ha querelata chiedendo che venissi condannata fino ad un anno di carcere. Nell’intervista per cui sono stata querelata, ho anche argomentato, a fronte di una domanda, le ragioni della mia affermazione che la Lega faccia una politica improntata all’istigazione dell’odio razziale, con un chiaro esempio: gli esponenti della Lega che si sono macchiati delle più incredibili e più violente affermazioni di matrice xenofoba non solo non sono stati espulsi o sanzionati dal partito, ma sono stati persino difesi dal partito stesso. Salvini vorrebbe poter continuare a gettare il sasso e nascondere la mano, o meglio che noi si faccia finta di non vedere la mano che quel sasso l’ha gettato. Salvini pretendeva con la sua querela, archiviata dal Tribunale, che non si potesse dire la verità, ossia che le parole d’odio che lui e molti membri del suo partito pronunciano ogni giorno hanno nome: xenofobia e istigazione all’odio razziale. La pretesa di Salvini e della Lega è quella di fare della propaganda di matrice xenofoba il proprio principale strumento di conquista del consenso politico, avvelenando la nostra società, senza però che si possa chiamare tutto questo con il proprio nome: propaganda di matrice xenofoba, con il solo scopo di guadagnare voti, infischiandosene delle conseguenze sociali di questa propaganda, oltre che delle vere soluzioni ai problemi delle persone. Per paradosso, io non ho mai querelato la Lega per tutto quello che ho subito e subisco, perché è l’Italia, non la mia persona, la vera vittima della politica della Lega. La reazione e la presa di consapevolezza deve essere collettiva, per sconfiggere questa pericolosa deriva. Per questo non ci facciamo zittire.”