Baracchi “Consiglio impegnato su migranti, commissione a novembre”

slider, Modena

La risposta della capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale a Modena Grazia Baracchi alla polemica sollevata dal consigliere Galli sul tema dell’accoglienza. Ecco la sua dichiarazione:

“Oggi, a livello provinciale, il territorio modenese accoglie circa 1.350 migranti, un centinaio nell’ambito del sistema Sprar mentre la stragrande maggioranza in centri di accoglienza straordinaria coordinati con la Prefettura. Venendo al Comune di Modena la stima attuale si colloca attorno alle 730 persone, cifra alla quale devono essere aggiunti un centinaio di minori stranieri non accompagnati. Numeri che ci sono stati forniti proprio nell’ambito di una Commissione consiliare dedicata specificatamente al tema migranti e accoglienza tenutasi all’inizio dello scorso mese di novembre. Un’occasione importante per approfondire le dinamiche e la conoscenza di un fenomeno complesso che evidentemente però non tutti hanno saputo cogliere, se oggi qualcuno ne richiede con urgenza la convocazione. In due mesi possono accadere molte cose, ma dubito che il contesto sia mutato a tal punto da dover fare i conti con numeri diversi da quelli che ci erano stati forniti a novembre. Questo non significa sottovalutare certo quanto sta emergendo in queste ore. Verifiche immediate su quanto riportato dalla stampa locale sono ovviamente necessarie e doverose, ma prima di tutto da parte delle autorità competenti, che, effettuati gli opportuni controlli, potranno agire nel modo più corretto nei confronti dei responsabili di eventuali mancanze, omissioni o comportamenti anche più gravi. Essere informati di quanto accade in città è ovviamente uno dei compiti che come consiglieri abbiamo, ma non possiamo certo attribuirci ruoli e competenze che non ci sono proprie. Detto questo, anche grazie a quanto lo scorso novembre ci è stato spiegato nell’abito di quella Commissione, siamo convinti che tradurre tutto il sistema dell’accoglienza con un singolo episodio, per quanto grave ed allarmante possa al momento apparire, sarebbe altrettanto scorretto: così come termini quali migrante, profugo e richiedente asilo non sono affatto sinonimi e non andrebbero mai utilizzati come tali, così non esiste, per così dire, una sola accoglienza. Abbiamo ripetuto spesso, e continueremo a farlo, che la strada più corretta resta quella che vede nei territori e negli enti locali dei protagonisti attivi: dovendo gestire concretamente il fenomeno, chi meglio di loro può aiutarne a capire le implicazioni? Non a caso la rete Sprar, che poggia proprio sulla concreta collaborazione fra tutti i livelli istituzionali, risulta tuttora il percorso che più di ogni altro è stato capace di dare risposte e non sollevare problemi. Se continueremo a vedere nell’accoglienza un mero strumento di propaganda, e non un fenomeno che coinvolge tutta la nostra società difficilmente potremo temo, non solo come comunità modenese, ma come Paese fare davvero un passo avanti per la sua gestione.”