Migrazioni, il consigliere regionale Boschini al Forum di Lisbona

Dalla Regione

“Vista da qui la distanza dai livelli ideologici del dibattito italiano sui rifugiati è abissale. Da noi si urla, si seminano paure e stereotipi, altrove si lavora”: è il commento del consigliere regionale modenese del Pd Giuseppe Boschini, in Portogallo, per partecipare ai lavori del Forum di Lisbona del Consiglio d’Europa sul tema “Migrazioni e diritti dell’uomo: come strutturare una azione collettiva efficace?”

Il consigliere regionale Giuseppe Boschini ha raggiunto questa mattina Lisbona per partecipare, in qualità di componente della delegazione italiana e su specifico invito del Segretario Generale del Consiglio d’Europa Andreas Kiefer, ai lavori del Forum di Lisbona del Consiglio d’Europa. Una riunione internazionale di un ristretto gruppo di lavoro dell’organizzazione internazionale della quale fa parte in qualità di rappresentante della Regione Emilia Romagna, per fare il punto della situazione sulle tematiche delle migrazioni e del rispetto dei diritti umani. L’obiettivo è condividere le migliori esperienze per fronteggiare questa emergenza (anche se sarebbe molto più corretto parlare di vero e proprio dramma) in maniera più collettiva e responsabile di quanto si sia fatto fino ad ora.
Durante la mattinata sono state raccontate tre storie.
Mina, Hanifa, Adam. Ucraina, Afghanistan, Siria. Tre giovani, tre volti, tre storie. Storie incredibili, intrise di violenza, di guerra, di persecuzione. Ma divenute storie di speranza e di opportunità.
Mina dopo una storia di violenze di genere e di fughe, ha fondato e dirige una associazione che denuncia gli abusi che subiscono le donne nei loro percorsi di fuga dalle guerre, a dà loro sostegno (Women Refugee Route).
Hanifa ha lasciato l’Afghanistan e dopo una tragica esperienza da rifugiata in Russia ha fondato una associazione per dare voce ai giovani rifugiati come lei (Voices of Young Refugees in Europe).
Adam, infine, si salva dal disastro siriano grazie alla formazione: una domanda di ammissione presentata alla Università cattolica portoghese, lo porta a Lisbona: e dalla sua esperienza nasce un progetto per salvare giovani promettenti dalla guerra, attraverso l’inserimento in percorsi formativi superiori (Reponse Rapide pour l’Education Supérieure en situations d’urgence).

“Il tema di questo 22mo Forum di Lisbona è dedicato ad una domanda, perché il problema è aperto: “Migrazioni e diritti dell’uomo: come strutturare una azione collettiva efficace?” – spiega il Consigliere regionale Giuseppe Boschini – Si confrontano storie, problemi, buone pratiche sulla gestione dei rifugiati da tutta Europa. Io avrò il privilegio nel pomeriggio di raccontare nel workshop 4 il lavoro che stiamo facendo al Consiglio d’Europa per costruire un rapporto sul ruolo fondamentale che gli enti locali e le regioni svolgono e devono svolgere per poter governare il fenomeno, e raggiungere una integrazione rispettosa dei diritti umani, e insieme sicura per le nostre comunità.”
“Vista da qui – prosegue Boschini – la distanza dai livelli ideologici del dibattito italiano sui rifugiati è abissale. Da noi si urla, si seminano paure e stereotipi, altrove si lavora, si costruiscono modelli di intervento, di accoglienza, di integrazione. Altrove Mina, Hanifa, Adam sono diventati dei leader, e delle opportunità per i paesi che li hanno accolti, perché li aiutano a gestire meglio il problema. Usano le loro competenze per il bene di tutti, in primis di chi li ha accolti. Da noi cosa sarebbero divenuti? Forse solo l’ennesimo numero sballottato qui o là da qualche Prefettura, accolti magari dalla diffidenza, o peggio da barricate e da striscioni a lettere verdi. Abbiamo molto, molto da fare, e da qua lo capisco bene.”