Nonantola, Baruffi “Approvato finalmente il ddl sulla canapa industriale”

Dai parlamentari

«Un risultato importante e fortemente atteso, raggiunto anche grazie all’ampia mobilitazione giunta dal nostro territorio, a cominciare dall’azione della Partecipanza di Nonantola, da tempo impegnata su questo tema.» Un riconoscimento all’impegno profuso dal territorio modenese è quello che arriva dal deputato Pd Davide Baruffi, tra i firmatari della legge, nel commentare l’approvazione del provvedimento sulla coltivazione della canapa arrivata ieri, martedì 22 novembre, dalla Commissione Agricoltura del Senato. Ecco la sua dichiarazione:

“Con l’approvazione del testo definitivo in Commissione Agricoltura del Senato si è finalmente chiuso un percorso avviato tre anni fa alla Camera dei deputati, per aggiornare una normativa evidentemente inadeguata ai tempi. Grazie al disegno di legge per lo sviluppo della filiera della canapa la coltivazione destinata alla produzione di fibre potrà essere avviata senza necessità di autorizzazione. Un risultato importante e fortemente atteso, raggiunto anche grazie all’ampia mobilitazione giunta dal nostro territorio, a cominciare dall’azione della Partecipanza di Nonantola, da tempo impegnata su questo tema. Al punto che tra i colleghi di Montecitorio è stata presto ribattezzata “legge Nonantola”, a giusto riconoscimento del supporto e del pressing esercitato in questi anni dai nostri concittadini più impegnati sulla questione. Ora non solo si riconosce la piena legittimità di una coltivazione, ingiustamente guardata con sospetto a causa del pregiudizio culturale che porta a confondere la canapa industriale con la cannabis, ma nel provvedimento viene chiaramente riconosciuta e valorizzata la potenzialità di un settore destinato a crescere, grazie alla forte connessione fra agricoltura e produzione industriale di qualità. Un connubio che trova già sul nostro territorio alcuni degli esempi più interessanti per sperimentazione e innovazione. Realtà produttive e capacità progettuali che ora si vedono riconosciuta non solo la piena legittimità, ma l’indiscutibile valore innovativo e strategico per la nostra produzione industriale.”

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