Appennino, Serri: “Con l’Accordo di Sestola 10 milioni per il turismo”

Dalla Regione

La Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana hanno siglato un’intesa per la promozione dell’offerta turistica delle proprie montagne. Un accordo che vale 20 milioni di euro: questa la cifra complessiva destinata dal Governo a sostegno del progetto. “Per il territorio montano dell’Emilia-Romagna – sottolinea Luciana Serri – significa avere a disposizione 10 milioni di euro che si aggiungono agli investimenti regionali: è una grande occasione per l’Appennino”.

L’accordo firmato a Sestola nella serata di lunedì fra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Luca Lotti, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e la Regione Toscana prevede un lavoro comune per rilanciare il turismo e gli sport invernali. Il Governo mette sul piatto 20 milioni di euro (10 milioni per l’Emilia-Romagna e altrettanti per la Regione Toscana) nel giro di tre anni ai quali si aggiungono per il nostro territorio i fondi stanziati dalla Regione in base alla Legge 17. “Si tratta di una grande occasione per il nostro Appennino – sottolinea la presidente della Commissione Politiche Economiche Luciana Serri – che, con le adeguate infrastrutture e una promozione forte e coordinata, può davvero fare il salto di qualità. L’Accordo di Sestola con la sua dotazione economica rappresenta l’opportunità che il nostro territorio stava aspettando sul turismo invernale. Per poter competere su vasta scala l’Appennino ha necessità d’innovazione, di poter offrire ai turisti dotazioni ed elementi di attrattività, servizi di alto profilo. Ma c’è anche bisogno di saper sfruttare le nostre stazioni per sviluppare nuove offerte in grado di attrarre turisti lungo tutto l’arco dell’anno. Il nostro Appennino – evidenzia Luciana Serri – è un territorio forte che ha bisogno di investimenti per giocare un ruolo sempre più importante a beneficio di tutta la comunità regionale in campo turistico. Con questi investimenti e con il lavoro che si sta sviluppando coi fondi europei diamo prospettive forti in termini di competitività. Questo corposo finanziamento deve essere un ulteriore stimolo per un lavoro comune di programmazione e innovazione tra le istituzioni, i privati, i portatori di interesse, chi si occupa di turismo. Più il grado di collaborazione fra i diversi attori è alto, più le politiche per il turismo sono condivise, efficaci, competitive e portatrici di sviluppo. La sinergia fra pubblico e privati – conclude Luciana Serri – in questi anni si è rivelata premiante in termini di promo-commercializzazione e nelle strategie di sviluppo turistico: è giustamente uno degli assi portanti della nuova Legge regionale sul turismo”.