Testo unico del Vino, Vaccari “Sosteniamo qualità e identità”

Dai parlamentari

Novantuno articoli, un’unica normativa, raccolta e semplificata, per la coltivazione della vite e la produzione e commercializzazione del vino: il Senato, oggi, ha approvato l’atteso Testo unico del Vino. Grande soddisfazione viene espressa dal senatore modenese Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, che, in questi anni, si è fatto portavoce a Roma delle esigenze dei produttori locali, del Lambrusco in particolare. Ora il testo passerà alla Camera per una correzione formale e sarà approvato in via definitiva entro la fine del mese.

I senatori emiliani Vaccari e Pignedoli lo avevano promesso ai produttori di Lambrusco modenesi e reggiani, qualche mese fa, a Verona, nel corso di un convegno promosso in occasione di Vinitaly: è in arrivo il Testo unico del Vino. E, in effetti, oggi il Senato ha licenziato l’attesa disciplina unitaria e organica valida sia per la coltivazione della vite che per la produzione e la commercializzazione del vino, uno dei prodotti principe del Made in Italy. “Dopo due anni di intenso lavoro e di ascolto di tutti i soggetti interessati della filiera vitivinicola – spiega il senatore modenese Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Ambiente – siamo riusciti a costruire un quadro regolatorio semplificato che risponde alle esigenze di trasparenza, sburocratizzazione e sicurezza del prodotto richieste sia dai produttori e dai commercianti del vino che dai consumatori”. L’Italia è il primo Paese produttore al mondo di vino e il secondo per export. La ricchezza delle produzioni fa del nostro Paese il primo nell’Unione europea per denominazioni di origine e per varietà di uve. L’intero comparto – dalle imprese agricole a quelle di trasformazione e commercializzazione – coinvolge il lavoro di oltre 5 milioni di persone. “Il Testo unico del Vino – continua Vaccari – ha raccolto la condivisione delle imprese di tutta la filiera di settore e anche dell’arco delle forze politiche. Risponde a esigenze precise ed è in grado di sostenere il proficuo processo di crescita del settore che, in una ventina di anni, ha saputo trasformare la produzione di quantità in produzione di qualità riconosciuta a livello mondiale. Le nuove norme forniranno il supporto necessario a compiere quell’ulteriore balzo che ci dovrà portare al primato anche nell’export”. Tra le novità introdotte dal Testo unico del Vino ci sono i sistemi di tracciabilità alternativi per i vini a IGT, norme per garantire trasparenza sui vini importati, la revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine, la semplificazione delle comunicazioni e degli adempimenti a carico dei produttori, la revisione del sistema sanzionatorio e l’indicazione geografica con un contenimento dei costi. “Il nuovo testo – conclude il sen. Vaccari – ribadisce anche il valore identitario, non solo quindi puramente economico, del prodotto vino. Il primo articolo, infatti, riconosce il vino “come patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico del Paese”. Ora il testo passerà alla Camera per una correzione formale e sarà approvato in via definitiva entro la fine del mese.