Slot, Lenzini “Divieto regionale ulteriore strumento per Enti locali”

Modena

«A Modena come Gruppo Pd ci siamo fatti promotori di iniziative per il contrasto al gioco d’azzardo e la prevenzione delle ludopatie, tuttavia, come abbiamo più volte sottolineato, in assenza di una legislazione specifica, quelle iniziative rischiavano di essere armi spuntate contro un fenomeno che negli ultimi anni ha impattato in modo preoccupante anche il tessuto sociale del territorio modenese. Quello giunto dalla Regione è dunque un segnale forte e positivo.» Così il consigliere modenese del Pd a Modena, Diego Lenzini, commentando il divieto di istallare slot machine o aprire sale scommesse a meno di 500 metri dai luoghi sensibili inserita nel Testo unico della Legalità recentemente approvato dalla Regione Emilia-Romagna. Ecco la sua dichiarazione:

“Il Testo unico della Legalità recentemente approvato dalla Regione Emilia-Romagna, fra le diverse norme rilevanti, introduce anche il divieto di istallare slot machine o aprire sale scommesse a meno di 500 metri dai luoghi sensibili come scuole, impianti sportivi, centri di aggregazione giovanile ed oratori. A Modena come Gruppo Pd ci siamo fatti promotori di iniziative per il contrasto al gioco d’azzardo e la prevenzione delle ludopatie come l’emendamento al bilancio previsionale per l’istituzione di un fondo che consentisse di applicare sconti sulla Tari agli esercizi commerciali che rinunciassero alle macchinette o l’emendamento che vietava di aprire una sala slot all’interno di locali per i quali era stata richiesta la modifica di destinazione d’uso, da garage ad uso commerciale appunto. Iniziative concrete che tuttavia, come abbiamo più volte sottolineato, in assenza di una legislazione specifica superiore a quella amministrativa, rischiavano di essere armi spuntate contro un fenomeno che negli ultimi anni ha impattato in modo preoccupante anche il tessuto sociale del territorio modenese, come hanno più volte ricordato i dati presentati dai responsabili del Sert. Consapevoli della sua continua espansione e della sua altrettanto preoccupante capacità di evolvere in forme sempre più difficili da contrastare, continueremo a tenere alta la guardia, ma il segnale giunto dalla Regione Emilia-Romagna è una precisa indicazione che conferma quanto di positivo messo in campo fino ad ora per la nostra città. Ancor più importante però la prospettiva guardando all’immediato futuro quando il divieto introdotto dall’Assemblea regionale potrà soprattutto diventare uno strumento concreto a disposizione del nostro Consiglio nell’affrontare l’impegnativo e più generale percorso del nuovo regolamento urbanistico edilizio di Modena.”

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