Lucia Bursi “Il Pd sosterrà il Sì, ma il referendum non sia divisivo”

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Entra nel vivo la campagna referendaria sulla riforma costituzionale ora che è stata stabilita la data della consultazione, il 4 dicembre 2016. La nota del segretario provinciale del Pd Lucia Bursi sull’avvio della campagna referendaria:

“Il Pd modenese si prepara ad affrontare la campagna referendaria sulla riforma costituzionale ora che è stata fissata per il 4 dicembre prossimo la data della consultazione. Proseguendo nel cammino già intrapreso, ci impegneremo nelle prossime settimane per far conoscere e apprezzare nel merito i cambiamenti adottati con la riforma costituzionale per rendere, innanzitutto, più efficiente e snello il funzionamento delle Istituzioni, le Camere certamente, ma anche il rapporto tra lo Stato e le Regioni. Stiamo organizzando incontri di approfondimento e banchetti informativi in tutta la provincia le cui date verranno, man mano, aggiornate sul sito. Massima disponibilità, inoltre, dei nostri esponenti a partecipare e spiegare le ragioni del Sì in incontri e confronti pubblici con i rappresentanti del No. Il partito modenese sostiene con convinzione il Sì, questo però non significa in alcun modo demonizzare le ragioni del No e chi le sostiene. Non è questo, e non lo sarà neanche in questa occasione, il nostro modo di intendere e fare politica. Voglio, a questo proposito, ringraziare l’ex capogruppo Pd in Consiglio comunale a Modena Paolo Trande per il prezioso lavoro svolto in questi anni, e in due distinte legislature. Dispiace che abbia deciso di lasciare il ruolo di capogruppo per ragioni che sono insieme personali e politiche. Non dobbiamo trasformare il referendum in una occasione di divisione all’interno del partito. Non credo, tra l’altro, sia utile mescolare ruoli amministrativi e posizione referendaria. Colgo, comunque, l’occasione per augurare un buon lavoro a Grazia Baracchi, la nuova capogruppo che riprenderà il lavoro da dove lo ha lasciato Paolo Trande. In conclusione, io penso che il confronto interno sia necessario e vitale: l’obiettivo, come sempre, è trovare una sintesi tra le diverse sensibilità in nome di obiettivi superiori. Il Pd modenese sosterrà il Sì, senza demonizzare chi a titolo personale deciderà democraticamente di votare No, perché il Partito democratico resta la casa di chi ne condivide e ha a cuore i valori fondanti. Dobbiamo ora allargare la discussione sulla riforma fuori dal partito. Obiettivo è allargare la condivisione, non certo il contrario”.