Referendum, il consigliere regionale Boschini “Un Sì dalla Regione”

Dalla Regione

Oggi pomeriggio si è svolta, presso i locali della Regione Emilia-Romagna, la conferenza stampa del Gruppo assemblare del Pd, che ha espresso le proprie ragioni a sostegno del Sì al prossimo Referendum costituzionale del 4 dicembre. La dichiarazione del consigliere regionale modenese del Pd Giuseppe Boschini:

“Le ragioni del Sì al Referendum costituzionale del 4 dicembre partono dall’importanza di questa riforma per il futuro del Paese, si fanno ancora più solide soprattutto sulla revisione delle competenze delle Regioni (il cosiddetto Titolo V della Costituzione), e sono riassumibili in:

  •  Eliminazione delle materie concorrenti tra Stato e Regioni (le “incomprensioni” tra Stato e Regioni sono causa di quasi il 50% di tutti i ricorsi discussi alla Corte Costituzionale);
  •  Passaggio allo Stato di alcune competenze di indiscutibile valore nazionale (Energia, infrastrutture strategiche, altre disposizioni generali e comuni necessarie ad assicurare a tutti i cittadini parità di diritti, anche se vivono in Regioni diverse)
  •  “Regionalismo differenziato”, ossia competenze aggiuntive per le Regioni virtuose;
  •  Semplificazione e trasparenza, e migliore parallelismo tra competenza legislativa e competenza regolamentare delle Regioni;
  •  Introduzione in Costituzione degli “indicatori di riferimento di costo e fabbisogno” comuni alle diverse regioni (i cosiddetti “costi standard”);
  •  La riduzione degli emolumenti ai consiglieri regionali al livello dei sindaci e l’eliminazione dei fondi dei Gruppi consiliari (cosa che come Regione abbiamo già fatto con la L.R. 1/2015, di cui ho avuto l’onore di essere relatore).

Queste, e varie altre ragioni, portano il gruppo dei consiglieri regionali del Pd a dichiarare il loro convinto Sì: perché da questa riforma il lavoro delle Istituzioni tutte, comprese quelle regionali, può uscire più semplice e razionale. Perché una Regione non è più forte quante più competenze ha, come se fosse una gara a chi è più grosso; ma se ha quelle giuste in rapporto allo Stato centrale, e formulate in modo chiaro, per il bene dei cittadini”.