Lucia Bursi “Bene nomina Errani, competenze acquisite sul campo”

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In una riunione lampo, nella mattinata, il Consiglio dei ministri ha ufficializzato la nomina di Vasco Errani, quale commissario straordinario alla ricostruzione delle zone del Centro Italia colpite dal terremoto del 24 agosto. Il commento positivo del segretario provinciale del Pd Lucia Bursi che ribadisce, dati alla mano, i meriti della ricostruzione post-sima nelle nostre terre. Ecco la sua dichiarazione:

“Desidero, innanzitutto, augurare, a nome mio e del partito modenese, un buon lavoro al nuovo commissario straordinario alla ricostruzione delle zone del Centro Italia colpite dal terremoto del 24 agosto. Vasco Errani è la persona giusta per ricoprire un incarico così delicato, ma determinante per la rinascita delle zone terremotate del Centro Italia. Ha esperienza amministrativa, ha capacità e conoscenza, ha competenze specifiche in materia raccolte sul campo mentre ricopriva il medesimo ruolo dopo il sisma che ha colpito le nostre terre. Solo pure ragioni di polemica politica hanno mosso le opposizioni che, in questi giorni, quando è filtrata la notizia della sua possibile nomina, hanno provato a gettare fango sull’operato di Errani e, a cascata, anche sulla ricostruzione post-sisma nelle nostre terre. Ogni calamità naturale, è noto, è un caso a parte, ma l’esperienza della ricostruzione, naturalmente ancora in corso, in Emilia viene vista da molti osservatori come un modello, soprattutto se ci ricordiamo lo scenario politico di allora, senza una legge quadro che dettasse regole generali in materia e senza fondi, faticosamente racimolati dal Governo Monti, da destinare nell’immediato a questa tragedia. Certo tutto è migliorabile, e andrà migliorato, come senz’altro vorrà fare lo stesso Errani. Ma i dati parlano chiaro: a quattro anni dal sisma, la ricostruzione in Emilia sta procedendo in maniera trasparente ed efficace. Giova ricordare, come ha fatto di recente l’assessore regionale alla Ricostruzione Palma Costi, i numeri del nostro terremoto: 42.000 persone evacuate immediatamente, 13 miliardi di danni, 14.000 fabbricati abitativi danneggiati e inagibili, 2000 edifici pubblici o di utilizzo pubblico danneggiate e inagibili. I 18.500 studenti dell’area del cratere sismico, nonostante tante scuole danneggiate o inagibili, hanno potuto, da subito, frequentare regolarmente l’anno scolastico in edifici sicuri. Per quanto attiene alle abitazioni private, ben 19.739 sfollati (su 28.114 abitanti con case inagibili) sono ritornati nelle loro abitazioni ricostruite o ristrutturate. I moduli abitativi provvisori erano 756 nel 2012, oggi sono 93, con persone che hanno chiesto di poter rimanere, nonostante i Comuni avessero prospettato soluzioni alternative. Certo il lavoro da fare è ancora molto, soprattutto sul fronte della ricostruzione degli edifici pubblici, ma non si può, per pura speculazione politica, negare l’evidenza dei dati e dei fatti”.