Ex Amcm, Pd “Progetto innovativo e concreto, gazzarra strumentale”

Modena, slider

Il segretario cittadino e consigliere comunale del Pd Andrea Bortolamasi e il capogruppo Pd Paolo Trande commentano il progetto di riqualificazione dell’ex Amcm e la gazzarra inscenata, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì da Forza Italia, Idea-Popolari Liberali e il Movimento 5 stelle. “Il Consiglio ha votato di procedere – dicono Bortolmasi e Trande – e nonostante l’abbandono dell’Aula delle minoranze ha approvato un progetto vitale per la riqualificazione urbana e le politiche culturali della città. E’ apparso fin troppo evidente che lo scopo non era quello di approfondire o cambiare le proposte dell’Amministrazione: era quello di ritardare, bloccare, impedire alla maggioranza di governare. Sono riusciti, in un colpo solo, a maltrattare le istituzioni (se si esce, si esce prima di votare sulla procedura, non dopo; e spiace che anche il vice presidente Bussetti abbia dimenticato il suo ruolo istituzionale) e mettere una piccola e fallimentare manovra di palazzo davanti agli interessi della città”

“Stiamo parlando di un progetto di cui si parla da 30 anni e che, finalmente, a settembre, aprirà i primi cantieri e il centro-destra, con a ruota il Movimento 5 stelle, pressati da mero calcolo politico, hanno preferito abbandonare l’Aula, alla faccia della sbandierata partecipazione e dell’ascolto dei problemi concreti dei cittadini”: è netto il commento del segretario cittadino e consigliere comunale Pd Andrea Bortolamasi e del capogruppo Pd Paolo Trande su quanto accaduto, in Consiglio comunale a Modena, nell’ultima seduta prima della pausa estiva di giovedì 21 luglio, quando 5stelle, Idea popolari-liberali e Forza Italia hanno rumorosamente abbandonato l’Aula e il dibattito sul progetto di riqualificazione dell’area ex Amcm. “Dopo anni di discussione, con un’area così centrale, almeno in parte, in stato di abbandono, c’è il cambio di passo – aggiunge Bortolamasi – A settembre partono i cantieri nell’ex centrale Aem e nell’ex palazzina Enel e dalla Regione è arrivata la conferma della disponibilità di ingenti risorse europee destinate ai laboratori urbani dei centri storici, tra cui appunto l’ex Amcm. Insomma, ci sono i cantieri e ci sono i soldi e le opposizioni che fanno? Cercano visibilità mediatica a scapito del merito dei progetti. Prima hanno provato a giocare sul numero legale (che c’è sempre stato), poi hanno addotto come scusa l’orario tardo (forse dovevano andare a cena). Ma la delibera era già stata licenziata in Commissione, era iscritta all’ordine del giorno e, a settembre, era noto, si partirà con i primi cantieri. Cosa dovevamo aspettare?”. “Tra l’altro – aggiunge Paolo Trande – questa è una delibera di indirizzo, ci sarà modo ancora di parlarne in Consiglio comunale e affrontare gli aspetti più esecutivi. Tutti avranno diritto di intervento e approfondimento, ma i “giochini” politici no, quelli non ci stanno. Pensate che in Commissione, il consigliere Morandi, ebbe a esprimere commenti prevalentemente favorevoli e condivise la necessità di procedere, lasciando immaginare almeno un “non voto contrario” in Aula, salvo poi, appunto, orchestrare l’abbandono dell’Aula, anteponendo, quindi, il mero calcolo politico al merito. Un plateale dietrofront spiegabile solo col solito “opposizionismo” di cui è affetta la destra cittadina. “Perché il merito di questo progetto è davvero innovativo – continua Bortolamasi – Per la riqualificazione dell’area si punta, innanzitutto e prioritariamente, sulla creatività e sulla cultura e sul loro effetto moltiplicatore. Pensiamo, ad esempio, a cosa significherà in concreto il fatto che proprio qui ci sarà la sede di Ert, la più importante istituzione teatrale della regione”. “Lo spazio maggiore nel recupero dell’ex Amcm viene dato a funzioni pubbliche – conferma e conclude Paolo Trande – Un progetto originale e di altro profilo, capace di attrarre fondi europei. Peccato che il centro-destra, e i 5 stelle tristemente a ruota, abbiano tentato di boicottarlo “per partito preso”.