Sisma, Baruffi e Ghizzoni “Si potrà assumere per la ricostruzione”

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La Commissione Bilancio della Camera dei deputati, nella serata di lunedì 18 luglio, ha accolto l’emendamento al dl Enti territoriali, presentato dai deputati modenesi Pd Davide Baruffi e Manuela Ghizzoni insieme al collega mantovano Marco Carra, che consente alle Regioni, ai Comuni e alle Prefetture impegnate nella ricostruzione di assumere personale a termine, in deroga ai limiti previsti per la Pubblica amministrazione. Il decreto già conteneva alcune delle risposte richieste per la ricostruzione pubblica e privata. Ne danno notizia i deputati Davide Baruffi e Manuela Ghizzoni:

“Un’altra notizia positiva sul fronte della ricostruzione post-sisma è arrivata nella tarda serata di ieri dalla Commissione Bilancio della Camera dei deputati, proprio mentre eravamo impegnati con i sindaci, i consiglieri regionali e gli altri parlamentari dell’Emilia a commemorare le vittime del terremoto con la proiezione del film “La notte non fa più paura”. E’ stato accolto il nostro emendamento al decreto Enti territoriali, che consente alla Regioni Emilia-Romagna (ma anche Lombardia e Veneto), nonché ai Comuni e alle Prefetture impegnate nella ricostruzione, di assumere personale a termine, in deroga ai limiti vigenti per il resto della Pubblica amministrazione. L’emendamento riconosce appunto questa facoltà di assunzioni a termine per proseguire nei lavori della ricostruzione in corso per il biennio 2017 e 2018 e consentirà alla Regione di bandire un nuovo concorso per il reclutamento del personale necessario entro la fine dell’anno, quindi nei tempi programmati. E’ stato un emendamento travagliato, a cui abbiamo lavorato alacremente negli ultimi giorni insieme alla Regione e alla sottosegretaria Paola De Micheli, a cui va ancora una volta il nostro ringraziamento. Sempre in questo emendamento è prevista una proroga tecnica (dal 30 giugno al 30 settembre di quest’anno) per i Comuni colpiti dal sisma rispetto alla comunicazione da fare al Ministero dell’Economia circa le spese da escludere dal saldo finale: un po’ più di agio, quindi, per la programmazione finanziaria dei nostri Comuni rispetto alle nuove disposizioni vigenti”.