Pd Castelvetro “I 5 stelle, mole abnorme, a volte pretestuosa, di atti”

Dai Circoli

“Il loro apprendistato non dovrebbe essere pagato dai cittadini di Castelvetro: un impiegato del Comune, pagato dai contribuenti, è praticamente sempre a loro disposizione”: il segretario del Pd di Castelvetro Roberto Franchini denuncia il modus operandi dei consiglieri 5 stelle che, a volte in maniera pretestuosa, stanno di fatto inceppando il lavoro degli impiegati comunali con l’abnorme mole di richieste e atti che, peraltro, non hanno mai portato a scoprire nulla di irregolare. “Tutto legittimo – conclude Franchini – ma senz’altro curioso, soprattutto da parte di un movimento che si proclama contrario al fatto che la politica sia finanziata dal pubblico”. Ecco la nota di Roberto Franchini:

“Ci si rende perfettamente conto che nel mondo c’è una ventata di freddo glaciale caratterizzata dalla logica del rifiuto. Negli USA Donald Trump, così come Marine Le Pen in Francia e, secondo noi, anche il Movimento 5 stelle in Italia. Se si fa un parallelo con i Comuni del nostro territorio, non sarebbe pensabile governare con la logica del rifiuto. Nei nostri Comuni – io conosco bene Castelvetro – si governa con il consenso, per il bene comune, con l’impegno e la dedizione, con l’ascolto e la passione politica. Qui il sindaco e i consiglieri li vedi, ci parli, puoi chiedere loro informazioni, confrontare le opinioni. Esistono anche strumenti di confronto e comunicazione, come i Consigli di quartiere. Gli aderenti ai 5 stelle lo sanno bene, anche se si stanno muovendo come se non fosse così. In particolare, dovrebbe far riflettere i responsabili del Movimento, e io credo anche i cittadini, quanto costi alla comunità la metodologia che usano per fare politica. Nessuno nega il loro diritto ad accedere alle informazioni riguardo al funzionamento della macchina amministrativa in qualità di consiglieri comunali, ma ciò che veramente non può essere condivisibile è l’abuso che i pentastellati fanno di questo diritto. Dal loro insediamento (più o meno due anni), il Movimento ha prodotto ad oggi la bellezza di 456 atti, quasi uno al giorno, suddivisi in richieste di accesso agli atti, interpellanze, ordini del giorno, interrogazioni, richieste di pareri, e così via, senza contare le denunce alla magistratura, agli organismi di controllo ecc. Tutto regolare senza dubbio, ma tale mole di atti è certamente eccessiva, se non pretestuosa, specialmente se si pensa che un tale esercizio del loro diritto incide pesantemente sulla organizzazione degli uffici, che, a mio parere, dovrebbero invece poter privilegiare le legittime aspettative dei cittadini. Sembra quasi che il Movimento sia acerbo nella gestione delle tematiche comunali e proceda per tentativi. Se così fosse, il loro apprendistato non dovrebbe essere pagato dai cittadini di Castelvetro: un impiegato del Comune, pagato dai contribuenti, è praticamente sempre a loro disposizione. E, si badi bene, senza che nulla di irregolare sia mai emerso. Se ogni Gruppo consigliare abusasse in questo modo del proprio diritto, nessuna Amministrazione potrebbe gestirne il costo, se non tagliando dei servizi. Curioso, e per molti versi contraddittorio, soprattutto per un Movimento che si proclama contrario al fatto che la politica sia finanziata dal pubblico…”.