Servizi 0-6 anni, Ghizzoni “Bene piano assunzioni straordinario”

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Il decreto legge Enti locali, varato dal Consiglio dei ministri nella serata di lunedì 20 giugno, consente agli Enti locali di procedere a piani di assunzione straordinaria di personale per nidi e scuole d’infanzia su base triennale. “Siamo soddisfatti che a distanza di un solo un mese dal deposito della nostra risoluzione il Governo abbia dato risposta all’impegno che si era assunto – commenta la deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente della Commissione Istruzione della Camera e firmataria di una specifica risoluzione accolta dall’Esecutivo a metà maggio.

Il problema era stato denunciato, non più tardi di un mese fa, dai deputati Pd, compresa la modenese Manuela Ghizzoni, che, con una risoluzione, avevano impegnato il Governo a risolvere nel primo provvedimento legislativo utile il problema, sempre più gravoso, del precariato nei nidi e nelle scuole d’infanzia comunali. La sera di lunedì 20 giugno, nel corso della riunione del Consiglio dei ministri, é arrivato l’atteso provvedimento che conferma la leale collaborazione istituzionale tra i diversi livelli di governo. L’Esecutivo, con il decreto legge Enti locali, ha, infatti, previsto la possibilità per i Comuni di predisporre piani di assunzione straordinaria su base triennale, in modo da garantire un avvio regolare del prossimo anno scolastico e anche i livelli formativi necessari per il buon funzionamento delle strutture comunali. “E’ un provvedimento che avevamo sollecitato con forza – spiega la deputata Manuela Ghizzoni – raccogliendo la denuncia congiunta del personale educativo precario e dell’Anci sulle difficoltà per i Comuni nel mantenere la qualità dei servizi educativi rivolti ai bambini della fascia d’età da 0 a 6 anni, servizi apprezzati e sempre più necessari alle famiglie”. Com’è noto, infatti, fino ad ora, a causa dei limiti imposti in materia di assunzioni e per i vincoli di bilancio collegati al Patto di stabilità, i Comuni dovevano ricorrere ogni anno a contratti di lavoro a tempo determinato con, da una parte, un aggravio di costi e l’impossibilità di assicurare continuità educativa e, dall’altra, costringendo il personale a un lungo precariato. “Il piano straordinario di assunzione di educatori e insegnanti – conclude Manuela Ghizzoni – potrà ridare fiato ai Comuni impegnati a garantire un servizio pubblico essenziale come i nidi e le scuole d’infanzia e potrà assicurare certezze occupazionali ai tanti educatori la cui professionalità, fino ad ora, non era stata adeguatamente valorizzata”.