Dl Banche, Guerra “Aumenta chi potrà accedere al rimborso automatico”

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Procede in Senato la votazione del nuovo decreto legge sulle banche, il cui voto finale è atteso in serata. Un emendamento della senatrice modenese del Pd Maria Cecilia Guerra amplia la platea dei risparmiatori che avevano investito in obbligazioni subordinate di Banca Etruria, Banca Marche CariChieti, CariFerrara e che potranno ora accedere al rimborso automatico. Ecco la dichiarazione della senatrice modenese:

“In base al provvedimento che stiamo votando in queste ore in Senato, la maggior parte dei risparmiatori che avevano investito nei quattro istituti di credito oggetto del decreto “salva banche” avranno diritto a rimborsi automatici, senza dovere cioè accedere alle procedure di arbitrato previste in quel decreto. Il testo del Governo già prevedeva un indennizzo automatico e forfettario (pari all’80%), per coloro che hanno un reddito lordo inferiore a 35 mila euro oppure un patrimonio non superiore ai 100 mila euro, requisiti questi indipendenti tra loro. Nel corso del dibattito al Senato sono stati introdotti due emendamenti che, pur senza rivoluzionare l’impostazione del Governo, consentiranno a un numero maggiore di soggetti di rientrare tra i beneficiari del rimborso automatico. L’emendamento, che mi vede come prima firmataria, stabilisce che il reddito preso a riferimento per calcolare il limite dei 35 mila euro non sia il reddito lordo, bensì il reddito complessivo, ossia la somma di tutti i redditi che sono dichiarati ai fini dell’Irpef, prima delle imposte. Il reddito lordo è invece un concetto non definito in modo univoco ma che potrebbe essere anche molto più ampio, ricomprendendo, a fianco dei redditi rilevanti per il calcolo della base imponibile dell’Irpef, anche redditi che non vi rientrano, perché sottoposti a regimi separati o sostitutivi, come per esempio i redditi finanziari, il Tfr o gli arretrati di stipendio. Il reddito complessivo è quindi più favorevole al contribuente. Con questa precisazione il criterio reddituale permetterà alla gran parte dei risparmiatori di accedere, se ne faranno richiesta, al rimborso forfetario. Si pensi che stando alle ultime dichiarazioni dei redditi (relative all’anno di imposta 2014, l’anno che, in base al secondo degli emendamenti approvati, verrà preso a riferimento per i requisiti del decreto) i contribuenti con un reddito complessivo sotto i 35 mila euro sono l’88,7% del totale.”