Riforma Terzo settore, Patriarca “Un traguardo atteso da tempo”

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«Una legge che offre una cornice giuridica e normativa chiara a un movimento che vede partecipi milioni di cittadini, centinaia e centinaia di organizzazioni. Una legge che se attraverso la fiscalità si pone a sostegno di organizzazioni e associazioni, dall’altra chiede loro trasparenza, democrazia interna e buona gestione delle proprie risorse.» Così il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali della Camera, dopo l’approvazione definitiva della legge delega del Terzo settore, avvenuta la sera di mercoledì 25 maggio. Ecco la sua dichiarazione:

“Due anni fa il presidente del Consiglio Matteo Renzi annunciava l’impegno del Governo a emanare in tempi brevi una proposta di legge delega che riconoscesse pienamente il valore strategico per l’Italia del Terzo settore. Una centralità testimoniata dai numeri: oltre 5 milioni di volontari, 12mila imprese sociali e cooperative, 7mila fondazioni, quasi un milione di occupati, che insieme concorrono a produrre oltre il 4% della ricchezza del nostro Paese. In questi due anni la Camera prima e il Senato poi, hanno perfezionato e migliorato quel primo iniziale testo proposto dal Governo, andando finalmente a definire una chiara cornice giuridica e normativa a un movimento che vede partecipi milioni di cittadini, centinaia e centinaia di organizzazioni, come da tempo si attendeva. È una legge che riconosce il valore fondamentale, direi costitutivo per l’intero Terzo settore, delle associazioni di volontariato e di promozione sociale: gratuità, partecipazione, impegno civile, legalità. Emerge con chiarezza l’intenzione di promuovere una rinnovata stagione di impegno e responsabilità, dando nuovo slancio alle tante energie tuttora presenti nei nostri territori e nelle nostre comunità. Una legge che si rivolge ai sindaci per stimolare nuove forme di collaborazione e co-progettazione nell’intento di giungere a un welfare sempre più partecipato e comunitario. Non una privatizzazione, dunque, ma piuttosto la ripresa coraggiosa di una dimensione pubblica ampia e partecipata. Altrettanto importante la definizione di una nuova cornice fiscale finalmente chiara per il mondo del Terzo settore, di sostegno alle sue attività ma che, al contempo, chiede alle organizzazioni trasparenza, democrazia interna, buona gestione delle proprie risorse. È un testo che parla ai giovani e propone loro l’esperienza del servizio civile. Un disegno articolato, che si inserisce in quel più ampio progetto per il Paese composto da altri fondamentali tasselli quali la legge sulla cooperazione internazionale, quella contro lo spreco alimentare, per la promozione del commercio equo-solidale o quella sull’agricoltura sociale, che si muovono tutte nella medesima direzione. Infine un impegno mantenuto in particolar modo dal Partito democratico che in questi ultimi due anni ha lavorato con tenacia per tradurre in legge le tante istanze raccolte da volontari e associazioni sul territorio”.