Lucia Bursi “Dalla calamità l’insegnamento per città resilienti”

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Il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi in occasione del quarto anniversario delle due scosse di terremoto del 20 2e 29 maggio 2012:

“Solo chi lo ha vissuto direttamente può raccontare la difficoltà di reagire e la fatica del lavoro per la ricostruzione. E’ per questo che, come Partito democratico, abbiamo deciso di dedicare una parte della Direzione provinciale di lunedì scorso al quarto anniversario del sisma del 2012 e all’opera della ricostruzione, facendo parlare i diretti protagonisti, i sindaci in primis, ma anche i parlamentari e tutti coloro che hanno lavorato e si stanno interessando per rappresentare al meglio le esigenze passate e attuali della zona del cratere sismico. Quanto accaduto ci consegna, comunque, anche una valutazione politica e alcuni insegnamenti, a partire dal valore di “essere comunità” che, in certe situazioni, diventa elemento essenziale per reagire. La prima emergenza ha certificato la capacità di reazione del sistema pubblico e privato e il ruolo fondamentale svolto dalla Protezione civile e dai nostri amministratori. Si tratta di una sfida che non è ancora finita. Alcune certezze, però, oggi le abbiamo acquisite, nell’auspicio che possano essere d’aiuto in situazioni similari. Nel difficile compito della gestione dell’emergenza e della ricostruzione sono necessari strumenti (una legge sulle calamità naturali), risorse (dilazioni, finanziamenti, opportunità come le zone franche urbane), organizzazione (come il lavoro coordinato dei nostri rappresentanti in Comuni, Provincia, Regione e Stato – Parlamento e Governo) e progettualità (ovvero capacità di costruire un progetto di territorio in grado di ridare attrattività a un sistema messo in ginocchio dalla catastrofe, in modo da trattenere sia la popolazione che le imprese). Mentre, naturalmente, deve continuare e sta continuando il prezioso lavoro della ricostruzione, quello che dobbiamo praticare ora è l’importanza della prevenzione, e non solo rispetto al rischio sismico. A poco sarà servito il lavoro e l’impegno di tutti se non si valorizza quest’ultimo insegnamento. Dobbiamo, in generale, rafforzare e ampliare la manutenzione del territorio e pensare alle nostre città come città resilienti”.

L’Emilia dopo il sisma – Report su quattro anni di ricostruzione

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