Guerra “Fondo antiusura anche per aziende vittime di cattivi pagatori”

Dai parlamentari

Estendere il Fondo antiusura anche alle aziende che rischiano di essere affossate dai mancati pagamenti delle imprese per cui lavorano: è quanto chiede la senatrice modenese del Pd Maria Cecilia Guerra, sollecitata anche da Confartigianato Lapam di Modena, con due emendamenti al dl Banche che mirano a porre rimedio, per questa via, alla mancata operatività del cosiddetto Fondo Serenella istituito con la Legge di Stabilità. “E’ evidente – commenta Maria Cecilia Guerra – che una impresa vittima dei cosiddetti “cattivi pagatori” è anche più esposta a diventare vittima dell’usura. E’ quindi necessario agire su due fronti: dell’intervento e della prevenzione”.

Sono numerose le imprese, soprattutto piccole e medie, che rischiano di fallire per i mancati pagamenti delle aziende per cui lavorano. Una prima risposta a questo problema doveva venire dal Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti – cosiddetto Fondo “Serenella” – istituito con la Legge di stabilità presso il Mise, Ministero dello Sviluppo economico, con una dotazione di 10 milioni di euro annui per il triennio 2016-2018. Ma il decreto interministeriale che deve indicare i criteri per l’operatività del fondo non è ancora stato emanato. Per questa ragione, accogliendo anche la sollecitazione di Confartigianato Lapam di Modena, la senatrice modenese del Pd Maria Cecilia Guerra, assieme ad altri senatori del Pd (a prima firma Pagliari) ha presentato due emendamenti al decreto Banche (59/2016) che permettono di estendere l’applicazione del Fondo antiusura (istituito con la legge 108 del 1996) agli imprenditori e lavoratori autonomi vittime incolpevoli di mancati pagamenti di crediti commerciali per reati di truffa aggravata, insolvenza fraudolenta, estorsione, false comunicazioni sociali a danno dei creditori. “E’ evidente – commenta Maria Cecilia Guerra – che una impresa vittima dei cosiddetti “cattivi pagatori”, che molto spesso rischia di essere affossata dai debiti quando non dai fallimenti delle aziende committenti, è anche più esposta a diventare vittima dell’usura. E’ quindi necessario agire su due fronti: dell’intervento e della prevenzione. La possibilità di accedere al Fondo antiusura – continua la senatrice Guerra – che verrebbe ora chiamato “Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura e di mancati e ritardati pagamenti per comportamento doloso del debitore” permetterebbe di scongiurare sia il fallimento dell’impresa creditrice, sia il rischio che cada sotto il giogo di finanziatori senza scrupoli”. Se l’emendamento verrà approvato, la norma potrà essere immediatamente applicata, senza attendere provvedimenti attuativi.