Call center, on. Baruffi “Il Governo intervenga”

Dai parlamentari

I deputati Pd della Commissione Lavoro di Montecitorio stanno intervenendo in staffetta in Aula, ad ogni fine seduta, per sollecitare l’attenzione della Camera e del Governo sulla questione occupazionale che investe le aziende dei call center. Un settore che impiega circa 80.000 persone – soprattutto donne e giovani – tra le quali 8.000 circa rischiano il licenziamento. Procedure sono aperte nelle aziende principali e investono direttamente i maggiori centri del Mezzogiorno e della capitale. Oggi pomeriggio è stata la volta del deputato modenese Davide Baruffi. Ecco il suo intervento:

“Chiediamo al Governo una forte presa in carico di tutte queste situazioni, come positivamente ha fatto per Almaviva. Chiediamo la piena applicazione delle regole. In particolare della legge 83 del 2012, che impone l’obbligo per l’operatore di comunicare all’utente, in avvio di conversazione, da dove stia chiamando, riconoscendo a quest’ultimo il diritto di decidere di farsi gestire la chiamata da un operatore collocato sul territorio nazionale. Chiediamo il rispetto rigoroso della clausola sociale che abbiamo introdotto con la recente legge 11 del 2016. Si tratta di norme di civiltà per le quali ci siamo battuti e che faticosamente abbiamo conquistato. Il Governo deve vigilare perché siano tassativamente rispettate, nonché sanzionate le violazioni. Chiediamo che per questo settore sia introdotta la cassa integrazione straordinaria come per l’industria. Chiediamo che il Governo si impegni con le parti sociali ad arrivare a un solo contratto nazionale, superando la giungla che premia i comportamenti meno virtuosi e le condizioni peggiori di sfruttamento del lavoro. Chiediamo infine una politica industriale per il settore: di passare cioè dalla strategia difensiva a una espansiva, fatta di qualità, innovazione, diritti”.

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