Regione, approvata risoluzione per riduzione Irap alle imprese montane

Dalla Regione

Approvata dall’Assemblea legislativa la risoluzione per valutare forme di riduzione dell’Irap per le attività produttive insediate sul territorio montano compresi gli esercizi commerciali nei quali si svolgano anche servizi di interesse per la collettività. La presidente della commissione Politiche economiche Luciana Serri: “Strumento per ridurre lo svantaggio competitivo delle imprese montane”.

L’Assemblea legislativa ha approvato una risoluzione – prima firmataria la presidente della Commissione Politiche economiche Luciana Serri – che chiede alla Giunta di abbattere lo svantaggio competitivo che colpisce l’economia montana anche attraverso un pacchetto di agevolazioni IRAP. La risoluzione chiede infatti alla Giunta di verificare la fattibilità di un’agevolazione IRAP a beneficio di tutte le imprese insediate nel territorio montano che realizzino investimenti e azioni coerenti con i programmi di sviluppo avviati dalla Regione, comprendendo anche gli esercizi commerciali dei territori montani che decidano di svolgere servizi di particolare interesse per la collettività, anche in convenzione con soggetti pubblici e privati (come ad esempio pagamenti elettronici nei confronti della Pubblica amministrazione). “E’ evidente che non basterà questo intervento per colmare lo svantaggio competitivo delle aziende che operano in montagna: questo elemento deve essere visto come il tassello di un quadro completo di attività. Voglio sottolineare che l’impegno della Regione nei confronti del territorio montano è importante, sono previste risorse pari a 750 milioni di euro nella programmazione che porta al 2020, finalizzate alla crescita delle imprese, del lavoro, della coesione sociale e dell’attrattività”. Nella stessa seduta l’Assemblea ha anche approvato una risoluzione presentata da Sel che – in maniera complementare – chiede alla Giunta a introdurre forme di sgravio fiscale, come ad esempio la riduzione dell’Irap, per tutte le attività commerciali attive nei piccoli comuni montani, avviando studi di fattibilità e forme di sperimentazione e di farsi portavoce presso il Governo affinché si possano raggiungere gli accordi necessari per rendere possibile “un regime fiscale agevolato e semplificato, affrancato dagli studi di settore, per gli esercizi commerciali di montagna”.