Aborto, Sabattini “Libertà, salute e benessere delle donne prima di tutti”

Dalla Regione

Il consigliere regionale modenese del Pd Luca Sabattini ha presentato un’interrogazione a risposta scritta alla Giunta regionale per chiedere “quale sia il numero e la percentuale dei medici nella nostra regione che si avvalgono della scelta dell’obiezione di coscienza”. Nello specifico il consigliere del Pd intende conoscere “se siano noti all’ASL casi di rifiuto di prescrizione dei contraccettivi, anche “post-coitali” e quali siano il numero, il nome e le finalità delle associazioni che entrano nei consultori”. Ecco la sua dichiarazione:

“Il tema dell’attuazione della Legge 194 è balzato alle cronache in questi giorni, in seguito alla decisione del Comitato europeo dei Diritti sociali che, rispondendo a un reclamo collettivo presentato dalla Cgil, ha affermato che lo Stato italiano non fa abbastanza per evitare che l’obiezione di coscienza dei medici contrari all’aborto, garantita dalla legge 194 del 1978, sia di intralcio al diritto imprescindibile alla tutela della salute delle donne. Ciò significa che in Italia si viola la Carta sociale europea del Consiglio d’Europa, discriminando le donne che vogliono interrompere la propria gravidanza. Il Comitato infatti ha constatato innanzitutto, all’unanimità, una violazione dell’articolo 11 della Carta per quanto riguarda i “rischi considerevoli” per la propria salute e il proprio benessere che le donne possono subire quando l’accesso ai servizi ospedalieri per l’interruzione volontaria della gravidanza è reso difficile dalla carenza di personale, causata dalla non disponibilità dei medici e di altri addetti obiettori, e dalla mancanza di misure adeguate di compensazione, non sempre garantite dalle autorità regionali competenti in modo soddisfacente. La 194 è una legge di civiltà e non è accettabile che a tante, troppe donne non sia data la possibilità di vivere nel modo più sereno possibile una scelta che, in qualsiasi circostanza, è dolorosa e spesso accompagnata da un forte scompenso emotivi oltre che fisico. Il nostro paese deve scegliere di tutelare ogni che donna e dare modo a tutte e ad ognuna di affrontare questa decisione potendo contare sui migliori servizi e nelle migliori condizioni possibili”