Terre Castelli, Pesci e Lagazzi “Quello strano voto sul bilancio”

Dai Circoli

Nota congiunta del capogruppo di minoranza del gruppo consiliare del Partito Democratico di Vignola Niccolò Pesci e del capogruppo di minoranza del gruppo consiliare “Insieme si Cambia” di Guiglia Iacopo Lagazzi, in merito all’esito delle votazioni del 31 marzo scorso del Consiglio dell’Unione nel quale è stato approvato il Documento Unico di Programmazione ed il Bilancio di previsione 2016:

“Prendiamo atto del voto di astensione al bilancio preventivo dell’Unione Terre di Castelli da parte dei consiglieri Graziosi, Minozzi e Uguzzoni, sottolineando come tale voto differisca da quello dei loro sindaci i quali si sono espressi a favore. Ci chiediamo quindi come sia possibile che consiglieri comunali facenti parte della maggioranza che sostiene tali sindaci si astengano nei due atti politici più importanti dell’amministrazione dell’Unione, disconoscendo di fatto l’operato di tutta la Giunta e soprattutto dei sindaci che sostengono nei Comuni di provenienza, ricordando che Smeraldi è il presidente dell’Unione Terre di Castelli. Sarebbe logico pensare a qualche problema di comunicazione e condivisione politica degli obbiettivi dell’Unione Terre di Castelli in seno alle maggioranze dei Comuni di Vignola e Guiglia. Considerando inoltre che Graziosi riveste il ruolo di vicesindaco nell’Amministrazione di Guiglia e non di “semplice” consigliere comunale, ci si aspetterebbe una maggiore condivisione politica strategica con il sindaco Amici, stesso discorso dicasi per Vignola. Il sindaco Smeraldi, che ricopre la carica di presidente dell’Unione, sembra privo della necessaria coesione con la sua maggioranza. Il fatto che due consiglieri (di due diverse liste che lo sostengono) si siano astenuti indica forse una mancata condivisione sulle linee strategiche per il territorio? Lungi da noi dare giudizi, quello che ci preme è tenere informati i cittadini, precisando che chi ha dubbi sulle scelte fondamentali per l’Unione e i suoi cittadini è ovviamente libero di manifestarli, come anche noi di sottolinearli”.