Baracchi e Fasano “Innovare servizi 0/3, sfida che Modena può vincere”

Modena

«I genitori modenesi confermano l’utilità e l’importanza dei servizi 0/3 offerti dalla città, ma chiedono al contempo che questi siano in grado di rispondere in modo più puntuale alle attuali esigenze delle famiglie. Trovare un equilibrio è compito complesso ma da cui un’Amministrazione locale come quella di Modena non può derogare se vuole fare innovazione dei servizi e del welfare.» Così la vicecapogruppo del Partito democratico a Modena, Grazia Baracchi e il consigliere Tommaso Fasano, presidente della Commissione Servizi, commentano i risultati dell’indagine qualitativa condotta dall’Amministrazione comunale sui servizi educativi per l’infanzia.

“Dall’indagine qualitativa sui Servizi 0/3 condotta dall’ufficio Organizzazione, qualità e ricerche del Comune di Modena, e presentata mercoledì scorso in Commissione consiliare emerge innanzitutto l’elevato grado di soddisfazione espresso dai genitori nei confronti dei servizi educativi modenesi per l’infanzia. Un dato che vorremmo non venisse sottovalutato: crediamo importante infatti che la più volte richiamata qualità dei nidi cittadini venga oggi confermata dagli stessi utenti di quei servizi. Così come riteniamo altrettanto importante sottolineare un secondo dato emerso dall’indagine dell’Amministrazione: il nido a Modena è indiscutibilmente utile e deve rimanere. È su questi primi due elementi che crediamo debbano essere lette tutte le altre molteplici richieste emerse dallo studio promosso dal Comune, perché se da un lato i genitori modenesi riconoscono l’utilità e l’importanza dei servizi 0-3 offerti dalla città, dall’altra chiedono che questi non restino, per così dire, fermi, ma siano capaci di rispondere in modo più puntuale alle attuali esigenze delle famiglie. Esigenze che, soprattutto a causa del perdurare della crisi economico-finanziaria e delle nuove dinamiche occupazionali, si traducono in richieste di maggior economicità, flessibilità e accessibilità dei servizi. Indicazioni che dovranno per noi diventare la base da cui partire per una nuova progettualità sia per i servizi nido sia per quelli integrativi, adottando un approccio che continui in ogni caso a puntare su qualità, sostenibilità e semplificazione. Sarà infatti necessario comprendere come continuare a tenere assieme le due funzioni principali del servizio 0/3: quella educativa che mette al centro i bisogni cognitivi, affettivi, relazionali del bambino e quella conciliativa dei tempi di vita, cura e lavoro delle famiglie. Un percorso, che dopo il confronto con le famiglie, potrà arricchirsi di nuovi positivi spunti di riflessione attraverso il confronto con gli altri attori di questo servizio: il personale dei nidi, l’equipe pedagogica e i sindacati. Trovare un nuovo equilibrio su questi temi, considerando che la legislazione attuale non rende possibile un adeguato turn over del personale e colpisce anche i Comuni virtuosi come il nostro, è un compito complesso ma da cui un’Amministrazione locale come quella di Modena non può derogare. Su innovazione e qualità dei servizi siamo convinti non si possa arretrare di un solo centimetro. ”