Lambrusco, Vaccari “Bene proposta ritiro atto delegato su vino”

Dai parlamentari

Il Parlamento europeo è pronto a combattere lo spettro di una liberalizzazione di vitigni come il Lambrusco, da parte della Commissione Ue. A segnalarlo è l’ex ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro e coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura dell’Europarlamento. «Una notizia di importanza straordinaria per tutti i produttori della nostra provincia, che da subito avevano dato l’allarme per un provvedimento che metteva in dubbio il legame identitario fra il territorio emiliano e questo vitigno.» Così il senatore modenese del Pd, Stefano Vaccari, componente della Commissione Ambiente, insieme ai colleghi emiliani Leana Pignedoli e Giorgio Pagliari ha commentato l’importante novità giunta dall’Europa. Ecco la sua dichiarazione:

“Quanto poco fa preannunciato dall’ex ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro, attuale coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura dell’Europarlamento, in merito alla proposta di ritiro da parte del direttore generale Joost Korte dell’atto delegato sul vino, è una notizia di importanza straordinaria per i produttori di vini fondamentali per la nostra identità e per il nostro export. I distretti come quello del Lambrusco hanno un impatto socio economico dirompente, non solo nelle province di Modena, Reggio Emilia e Parma ma anche a livello nazionale. Il Lambrusco ha fatto una strada ineguagliabile, riuscendo a costruirsi nel tempo un’importante reputazione ben oltre i confini italiani, attraverso un costante processo di miglioramento della propria qualità. Nell’incontro che si è tenuto poche settimane fa ad Arceto di Scandiano avevamo proposto al ministro Maurizio Martina e allo stesso Paolo De Castro un’azione comune a vari livelli per sostenere i produttori in questa importante battaglia. Immediata è stata in questo senso la risposta dei territori: diversi i Comuni modenesi che nelle scorse settimane hanno approvato un documento nel quale veniva ricordato il profondo legame con questa eccellenza produttiva. Se quanto anticipato dal coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale dell’Europarlamento venisse confermato, sarebbe un importante volano per dare il via a nuovi progetti per il comparto. Per tutelare e affermare nostro Made in Italy ci servono sempre più garanzia di alta qualità, organizzazione, sistemi”.