Pd Castelfranco “La Lega non può piegare le regole a suo piacere”

Dai Circoli

Il Pd di Castelfranco ribadisce piena fiducia e sostegno al lavoro del Comitato dei Garanti che, applicando la normativa in vigore, ha dichiarato inammissibile il quesito referendario presentato dalla Lega Nord, la quale ha, immediatamente, lanciato pesanti accuse ai componenti del Comitato e alle modalità scelte per il loro operato. Ecco la nota del Pd di Castelfranco Emilia in risposta alle accuse della Lega Nord:

“Poiché la Lega ci ha tirato in ballo chiedendoci cosa pensiamo della dichiarazione di illegittimità del Referendum presentato circa la V Variante al POC, ci esprimiamo molto volentieri con una posizione chiara. Non possiamo che palesare la nostra più viva soddisfazione nel constatare che il Comitato dei garanti, ancora una volta, si è reso, appunto, garante dei nostri Statuti che la Lega Mascherata (il Carnevale è appena passato, si sa…) vorrebbe vedere sorpassati e calpestati in nome di una non troppo bene identificata “democrazia popolare”. Noi siamo sempre stati promotori della partecipazione dei cittadini, per l’ascolto attivo e per il ragionamento con loro, ma non ci sogneremmo di chiedere una consultazione su un argomento che il nostro Statuto comunale blinda come non soggetto a possibili referendum. Abbiamo piena e completa fiducia nel Comitato dei garanti, della cui professionalità, imparzialità e legittima composizione siamo certi. Se la il Comitato leghista “Liberi di Scegliere” ha presentato un referendum su una questione che non può essere sottoposta a referendum ne prenda atto e, se vuole, faccia pure ricorso. Siamo curiosi di vederne il risultato. Alla faccia del rispetto dei cittadini, è interessante notare come il Comitato abbia asserito che sarebbe disposto a stralciare la parte illegittima del quesito referendario. Della serie: cittadini firmate una cosa, io poi ne presento un’altra! Ricordiamo infine che l’articolo 1 della Costituzione (che invitiamo a leggere attentamente) precisa che “la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti dalla Costituzione”; sì, nei limiti. Perché la nostra bella Carta scritta quasi 70 anni fa, e alla quale la Lega è poco affezionata, già prevedeva che qualcuno, in maniera demagogica, avrebbe abusato del concetto di democrazia e di partecipazione”.