Approvato l’emendamento Pini al ddl sulla responsabilità clinica

Dai parlamentari

“Ho sempre sostenuto la necessità di trattare i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta come gli altri medici e non come professionisti puri e semplici, anche in considerazione del fatto che parliamo di due categorie di medici che svolgono un peculiare ruolo a strettissimo contatto con le famiglie”: la deputata modenese del Pd Giuditta Pini commenta con soddisfazione l’accoglimento del suo emendamento al ddl sulla responsabilità clinica che estende la previsione della responsabilità extracontrattuale anche ai medici di medicina generale e ai pediatri. Ecco la sua dichiarazione:

“La Camera ha approvato mercoledì l’emendamento da me presentato all’articolo 7 del disegno di legge sulla responsabilità clinica. Questo emendamento estende la previsione della responsabilità extracontrattuale anche ai medici di medicina generale e ai pediatri con la conseguenza di ribaltare l’onere della prova negli eventuali procedimenti. L’emendamento approvato è frutto di un lavoro di settimane, a seguito alla precedente, improvvisa e ingiusta esclusione di uno analogo presentato durante i lavori parlamentari sul ddl in Commissione Affari sociali. Ho sempre sostenuto la necessità di trattare i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta come gli altri medici e non come professionisti puri e semplici anche in considerazione del fatto che parliamo di due categorie di medici che svolgono un peculiare ruolo a strettissimo contatto con le famiglie. Escluderli dalle previsioni del nuovo articolo 7 del ddl avrebbe comportato due conseguenze molto nocive: da un lato la crescita dei prezzi delle assicurazioni, potenzialmente incontrollabile; dall’altro avrebbe potuto generare meccanismi di inibizione da parte del personale medico con conseguente perdita di fiducia nel rapporto tra medico e paziente. E’ facile immaginare la gravità di questa situazione dato che parliamo di medici di medicina generale o addirittura dei pediatri di libera scelta. Con questa scelta, la Camera sventa questi rischi e contribuisce ad aumentare il livello qualitativo della sanità italiana.”