Smog, Vaccari “Dal vertice buone notizie, primi effetti dopo Parigi”

Dai parlamentari

Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, segretario della Commissione Ambiente e relatore al Senato del Collegato Ambientale, sottolinea i risultati positivi scaturiti dall’incontro odierno tra il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e i rappresentanti di Regioni e città che hanno sottoscritto un decalogo di azioni da adottare in situazioni di emergenza, mentre il ministro ha annunciato anche un piano di azioni strutturali da mettere in campo nell’arco dei prossimi tre anni. Ecco la sua dichiarazione:

“Dal vertice odierno, tenutosi presso la sede del Ministero dell’Ambiente, sono arrivate buone notizie. Il ministro ha concordato con i rappresentanti di Regioni e città un pacchetto di azioni con obiettivi suddivisi tra misure a breve termine, in caso di emergenze, e provvedimenti a lungo termine. Un pacchetto che, davvero, tratteggia i contorni di un piano nazionale per il risanamento dell’aria che è, poi, quello che è sempre mancato al nostro Paese. Situazione che ha causato, a più riprese, l’avvio di procedure di infrazione da parte dell’Unione europea. Con il vertice odierno, cominciamo a registrare i primi effetti positivi, a livello nazionale, dopo l’accordo internazionale di Parigi. E’ aumentata la consapevolezza che occorre fare qualcosa e che farlo insieme, in maniera coordinata tra le diverse istituzioni coinvolte, è prassi ormai irrinunciabile. Tra i provvedimenti di più ampio respiro ci sono misure relative al trasporto pubblico locale e, più in generale, alla mobilità sostenibile che si ricollegano direttamente a quanto abbiamo disposto con il Collegato Ambientale che, lo ricordo, stanzia su questo fronte ben 35 milioni di euro. Bene anche la decisione di puntare sulla rottamazione del parco auto più inquinante, anche se, penso, su questo fronte occorra riprendere con più decisione le misure di incentivo ai mezzi elettrici privati e pubblici. Bene anche le misure che puntano a limitare le emissioni degli impianti di riscaldamento degli edifici pubblici e di quelli privati, ma anche su questo fronte occorrerà pensare a una misura strutturale che preveda incentivi per sostituire le tecnologie più obsolete e inquinanti in favore di caldaie per condomini e appartamenti singoli moderne e a basse emissioni di polveri sottili e per l’installazione di filtri anti-particolato sui vecchi camini. Per la prima volta, però – e questo è un risultato non scontato – usciamo dall’emergenza gestita dalle singole amministrazioni in favore di un approccio coordinato e condiviso al problema”.

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