Ravarino, Gruppo Pd “Approvato odg in difesa del Lambrusco”

Dai Circoli

«Mentre qualcuno pare essere interessato ad intestarsi la paternità di questa iniziativa, crediamo sia più utile sottolinearne il percorso di confronto e condivisione di cui è stata frutto: per difendere il nostro lambrusco servirà unità, non stucchevoli personalismi.» È con questo spirito di collaborazione che il Gruppo consiliare del Partito democratico a Ravarino ha proposto al Consiglio comunale l’ordine del giorno sulla difesa del Lambrusco, coinvolgendo anche le minoranze nella stesura di un documento che si voleva avesse una condivisione ampia. Il Gruppo Pd di Ravarino, primo comune della Provincia ad approvare un ordine del giorno a tutela del Lambrusco, evidenzia quindi la non correttezza di chi, come l’eurodeputato 5stelle Marco Zullo, pare miri invece ad intestare ai Grillini il merito dell’iniziativa. Questa la dichiarazione del Gruppo PD di Ravarino:

“Dal 1970, con il riconoscimento delle prime denominazioni Dop e Igp legate al Lambrusco sui nostri territori, si è generata una costante crescita produttiva, tanto che nel 2014 la produzione di Lambrusco certificato è stata di oltre 180 milioni di bottiglie, il 63% delle quali destinate all’export, per un valore complessivo che supera i 570 milioni di euro. Numeri che evidenziano come il Lambrusco Dop e Igp da oltre 20 anni sia il vino italiano più esportato nel mondo. Un patrimonio che non possiamo certo rischiare di disperdere soprattutto perché ancor prima di essere il nome di una famiglia di vitigni, il Lambrusco identifica il territorio dal quale ha avuto origine: il nostro. Per questo, col documento approvato venerdì dal Consiglio comunale, chiediamo all’Amministrazione di attivarsi per esortare le istituzioni di ogni ordine e grado, dal commissario europeo per le Politiche agricole ai presidenti regionali di Emilia-Romagna e Lombardia, affinché tutelino questa nostra eccellenza. Siamo stati il primo Comune della nostra provincia ad attivarsi in questo senso. Un documento, quello approvato venerdì 18 dicembre, che nasce dai timori espressi in Senato dai rappresentanti dei Consorzi dei produttori del Lambrusco e del Consorzio Vini mantovani, all’indomani della paventata liberalizzazione dell’utilizzo dei vitigni allo studio dell’Unione Europea. In quell’occasione tutto il Pd si era detto pronto a fare il possibile per impedire che andasse disperso il grande lavoro fatto in questi anni a tutela del Lambrusco, esortando i territori a far sentire la propria voce anche attraverso appunto l’approvazione di un comune ordine del giorno, come quello da noi proposto, che spinga l’Unione Europea ad un ripensamento. Comprendendo l’importanza di questa iniziativa, come maggioranza abbiamo ritenuto opportuno condividere quel testo con le opposizioni, M5S e Lega Nord, per integrare eventuali ulteriori spunti e riflessioni. Un percorso di confronto e dialogo che ha consentito di giungere in Consiglio all’approvazione unanime. Mentre qualcuno oggi pare più interessato ad intestarsi la paternità di questa iniziativa, noi crediamo sia più utile sottolinearne il percorso di coinvolgimento di cui è stata frutto: per difendere il lambrusco servirà unità e non stucchevoli personalismi.”

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