Pd Mirandola, Andrea Gozzi è il nuovo segretario comunale

Dai Circoli

Nella mattinata di sabato scorso 19 dicembre sì è concluso il percorso congressuale del Partito democratico di Mirandola, per l’elezione del nuovo segretario comunale. Con 54 voti su 58 è stato eletto il 25enne Andrea Gozzi che prenderà il posto di Maurizio Cavicchioli. «Ringrazio i democratici mirandolesi per la fiducia accordatami. Questo sarà l’anno dell’ascolto e del fare. – sottolinea il neo eletto segretario comunale – Come Pd ci metteremo in moto per avviare un percorso partecipativo che permetterà ai cittadini mirandolesi di riavvicinarsi alla politica locale e nazionale come componenti attivi della nostra comunità.»

“Ringrazio i democratici mirandolesi per la fiducia accordatami. Questo sarà l’anno dell’ascolto e del fare. Come Pd ci metteremo in moto per avviare un percorso partecipativo che permetterà ai cittadini mirandolesi di riavvicinarsi alla politica locale e nazionale come componenti attivi della nostra comunità. Sono fermamente convinto che il partito debba essere uno dei più importanti nodi di collegamento tra persone e istituzioni, veri luoghi della decisione. L’obiettivo principale è quello di attivare una serie di iniziative sia per sostenere l’amministrazione e l’operato del sindaco, e provare a farci primi interpreti delle istanze dei cittadini mirandolesi.” Questa la prima dichiarazione da segretario comunale del Partito democratico di Mirandola, Andrea Gozzi, 25 anni, eletto sabato scorso, 19 dicembre, al termine del percorso congressuale del Pd della città dei Pico. Con 54 voti su 58, Andrea Gozzi, mirandolese studente di Scienze politiche all’Università di Bologna, prenderà il posto del dimissionario Maurizio Cavicchioli. Fra i fondatori dei Giovani democratici della Bassa modenese di cui è stato coordinatore dal 2010 al 2013, già rappresentante di Istituto presso il Liceo Classico G. Pico, attualmente coordinatore provinciale della Giovanile, Andrea Gozzi era stato l’unico a presentare la candidatura a ricoprire questo incarico. Il neo eletto segretario comunale di Mirandola non risparmia un commento sulla polemica che in questi ultimi giorni sta interessando la Bassa, relativamente al referendum consultivo sull’ospedale Santa Maria nuova. “Ritengo vergognoso il comportamento di chi grida oggi all’emergenza democratica. Credo sia necessario mettere in chiaro alcuni punti, innanzitutto va ricordato come i cittadini di Mirandola siano stati chiamati alle urne per salvare, questo quanto hanno più volte dichiarato i promotori del referendum, l’ospedale, struttura che però non è mai stata a rischio chiusura. Secondariamente chi sui giornali accusa il Comune di aver cercato di nascondere la consultazione ai cittadini, porti in procura, se le ha, le prove di questa grave accusa, non alla stampa e, soprattutto, abbia il coraggio di metterci la faccia qualora le istituzioni competenti confutassero le sue strane teorie del complotto. Su un tema così delicato come la sanità e la salute dei cittadini sarebbe elegante evitare facile demagogia. Ci spieghi per esempio il Movimento 5 stelle perché in Consiglio comunale ha votato contro un ordine del giorno che chiedeva a Regione e ai sindaci del CTSS, ossia chi è competente in materia sanitaria, di implementare una serie di servizi all’interno dell’ospedale di Mirandola. Quel documento intendeva incentivare la formazione del personale medico del Pronto soccorso nella diagnostica ecografica, assicurare una servizio di guardia medica radiologica 24 ore su 24, potenziare i percorsi di integrazione ospedale-territorio, mantenere attivo il servizio di cardiologia 365 giorni l’anno, così come garantire le unità operative di chirurgia generale, ortopedia e ginecologia tramite l’attivazione di almeno 4 sale operatorie, mantenendo al tempo stesso i posti letto di vigilanza post-operatoria e assicurando la presenza di personale per tutti i servizi operativi ad oggi esistenti. Un voto contrario, quello dei 5 stelle, che non può che stridere ai nostri occhi con quello che i grillini sostengono da giorni. Certo è più facile attirare l’attenzione urlando e sbandierando spettri, mentre fa meno rumore forse chi tutti i giorni, nelle istituzioni, lavora cercando di risolvere i problemi delle persone. Strumentalizzarli, senza poi muovere un dito per porvi rimedio, è inutile e dannoso. Non permetteremo che il servizio sanitario cada preda di facili populismi, garantiremo un presidio continuo e un coinvolgimento dei cittadini su questo importante tema”.