Ex Amcm, Lenzini “Finalmente si parte: bene farlo da palazzina ex Aem”

Modena

«Bene l’annuncio dell’avvio del progetto di recupero, ma bene soprattutto si sia deciso di partire dalla palazzina ex Aem, quella con la maggiore vocazione pubblica e culturale. Non possiamo che essere soddisfatti del progetto presentato dalla Giunta per l’area ex Amcm, ritrovandovi all’interno quanto inserito nell’ordine del giorno che presentammo come Gruppo Pd in Consiglio comunale.» Così il consigliere comunale Pd a Modena Diego Lenzini, primo firmatario di quel documento sottolinea l’importanza dell’annuncio fatto venerdì dall’Amministrazione comunale per il recupero di quella porzione di città. Ecco la sua dichiarazione:

“Sull’area ex Amcm si passa finalmente dal progettare al realizzare. Quello dato ieri dalla Giunta alla città è un segnale importante per diverse ragioni: la prima nei numeri elencati, scadenze e cifre che mostrano in modo evidente ed immediato la concretezza del piano presentato, la seconda nell’individuazione della palazzina ex Aem come primo stralcio del progetto, che trova dunque le sue fondamenta in quella piazza coperta circondata da laboratori, sale conferenze, spazi per la cultura e la socializzazione, che avevamo cercato di tratteggiare anche nell’ordine del giorno che come Gruppo Pd abbiamo portato in Consiglio comunale nei mesi scorsi. Dopo tanti anni di continui rinvii dunque si dà avvio alla riqualificazione di un’area che per posizione, così vicina al centro storico, per ampiezza e per la potenzialità progettuali offre la possibilità di effettuare un intervento urbanistico unico in una porzione strategica di città, proprio per queste sue caratteristiche. E lo si fa fornendo ai cittadini da un lato un calendario di scadenze precise e dall’altro indicando con altrettanto dettaglio previsioni di spesa e provenienza dei finanziamenti, contributi europei e regionali. Accanto a questo, ma per certi versi è forse dato ancor più importante, la volontà di partire dalla palazzina ex Aem, quella a maggiore vocazione pubblica e culturale. E attraverso la commistione di cultura e tecnologia, si mette in valore quell’importante tradizione teatrale che per tanti anni ha caratterizzato Modena, accentuandone la centralità nelle diverse funzioni che l’area ex Amcm avrà una volta terminato il recupero complessivo. Questa credo sia la miglior risposta alle tante polemiche sulla qualità e rapidità degli interventi di rigenerazione urbana a Modena. Lo abbiamo più volte ripetuto: rigenerare aree popolate è sicuramente più complesso che intervenire in contesti sgombri da attività. Tanto è da fare, ma non tutto può essere fatto subito. Ora che per l’area ex Amcm si è finalmente partiti, dopo la definizione dei piani di recupero dei due elementi cardine, ex Aem e sede Ert, si dia contemporaneamente avvio a quel processo di condivisione e ascolto rivolto alle istanze di partecipazione ed ideazione della città, che consenta di giungere quanto prima alla definizione di un master plan complessivo del progetto, di cui la palazzina ex Aem è solo il primo tassello.”