Mirandola, Cavicchioli “Non è un referendum “Salva ospedale”

Dai Circoli

“Il referendum è un istituto di partecipazione serio, ma questo braccio di ferro del movimento di Grillo e di Rifondazione Comunista, è solo un inutile spreco di tempo e di denaro pubblico”: il segretario comunale del Pd di Mirandola Maurizio Cavicchioli spiega perché il Pd non parteciperà al referendum sull’ospedale:

Con una insistenza che ha veramente dell’incredibile, i pochi superstiti del Comitato referendario, continuano ad ingannare i cittadini mirandolesi, dicendo che quello del 13 dicembre sarà un referendum “salva ospedale”. Peccato che il quesito del referendum dica un’altra cosa, e cioè: “Volete che l’Amministrazione comunale avvii un percorso partecipativo per valutare la possibilità di rendere nuovamente operativo l’ospedale di Mirandola, come già avveniva prima del sisma 2012?”. E’ su questo che si chiede un parere ai mirandolesi, e su nient’altro! Noi non ci stiamo a farci prendere in giro, e non parteciperemo al referendum, per questi motivi:

L’Amministrazione sta già facendo da mesi il percorso partecipativo (cioè quello che chiede il referendum), ed ha già fatto più di venti incontri con medici, infermieri, personale dei servizi sanitari, sindacati, associazioni di volontari, cittadini del capoluogo e di tutte le frazioni, incontri pubblici con i responsabili locali, provinciali e regionali della sanità, ecc.;
In Consiglio Comunale è stato approvato un documento che impegna il sindaco a chiedere un lungo elenco di migliorie per l’ospedale di Mirandola, e questo elenco è stato trasmesso alla Regione, la quale, per voce del presidente Bonaccini, ha già preso impegni chiari in proposito;
Il portavoce del Comitato referendario, Antonio Tirabassi, si è dimesso dal Comitato stesso, motivando la scelta dicendo che ormai il referendum è inutile, perché superato dai fatti;
Forza Italia e Lega Nord, che tanto si sono attivati per raccogliere le firme, hanno abbandonato il Comitato, dichiarando che il referendum è inutile perché superato dai fatti;
Questo non è un referendum “salva ospedale”, ma è diventata una prova di forza politica del Movimento 5 Stelle e di Rifondazione Comunista: è il loro referendum;
Questa consultazione elettorale costerà ai cittadini di Mirandola 70.000 euro, soldi buttati alle ortiche, perché per essere valido il referendum dovrebbe superare il quorum del 50% dei votanti, cioè oltre 9.000 cittadini.

Il referendum è un istituto di partecipazione serio, ma questo braccio di ferro del movimento di Grillo e di Rifondazione Comunista, è solo un inutile spreco di tempo e di denaro pubblico. Se davvero vogliono bene al nostro ospedale, chiedano all’Amministrazione di non far svolgere il referendum, e di destinare i soldi risparmiati ad acquistare attrezzature per l’ospedale di Mirandola; allora sì che potremmo credere alla loro buona fede, ma così come stanno le cose, questa votazione è solo una presa in giro, e, lo ribadisco, il Pd non ci sta e non parteciperà a questa farsa”.