Organici sanità, Pini “Nuove assunzioni, siano solo primo passo”

Dai parlamentari

«Nelle prossime ore entreranno in vigore le nuove norme relative all’orario di lavoro del personale sanitario. Novità che, in assenza di adeguati rinforzi sul personale, rischia di produrre molti problemi agli utenti delle strutture sanitarie. L’emendamento annunciato dal Governo alla legge di Stabilità che prevede l’assunzione a tempo indeterminato di 3000 operatori, è quindi una novità positiva, che speriamo si traduca in una nuova politica sanitaria nel Paese.» Così la deputata modenese del Pd Giuditta Pini, componente della Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati, commenta il provvedimento annunciato dal Governo per incrementare gli organici della Sanità. Ecco la sua dichiarazione:

“Nelle prossime ore entreranno in vigore le nuove norme relative all’orario di lavoro del personale sanitario. Si tratta di norme che l’Italia non più permettersi di snobbare che, contemporaneamente, cambieranno in profondità la vita delle nostre strutture sanitarie prevedendo limiti precisi alle possibilità di utilizzo del personale. Questo cambiamento, in assenza di adeguati rinforzi del personale a disposizione rischia però di produrre molti problemi agli utenti delle strutture sanitarie – dichiara Giuditta Pini, parlamentare modenese del Pd e componente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, che prosegue – Per ovviare a questo problema è necessario agire con decisione sia nell’immediato, sia nel lungo periodo. Nel breve periodo bisogna sopperire al tema della carenza di personale anche in via straordinaria. L’emendamento annunciato dal Governo alla legge di Stabilità che prevede l’assunzione a tempo indeterminato di 3000 operatori, 1500 nuovi assunti e 1500 stabilizzati è quindi una novità positiva poiché la situazione degli organici delle strutture sanitarie è in effetti assolutamente insostenibile con assunzioni che mancano da anni e la crescita a dismisura del personale precario. Nel lungo periodo bisogna consentire un livello del turn over per le assunzioni assolutamente più consono alle necessità delle strutture sanitarie, anche perché le trasformazioni strutturali della sanità e della popolazione italiana nel prossimo futuro determineranno un aumento dell’uso dei servizi offerti dalle strutture sanitarie e procedendo in questa maniera si rischia seriamente il collasso del sistema, escludendo al contempo le nuove generazioni del personale sanitario dal mondo del lavoro. Vigileremo in Commissione per garantire che queste nuove assunzioni siano solo il primo passo per una nuova politica sanitaria nel Paese.”

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