Nascite, Serri “Bene il decreto Lorenzin, coerente col percorso avviato”

Dalla Regione

La consigliera regionale modenese del Pd Luciana Serri commenta positivamente il decreto firmato dal ministro della Salute Lorenzin che apre alla possibilità di sperimentare punti nascita con meno di 500 parti all’anno. “Come Assemblea legislativa già a giugno, con una risoluzione, avevamo chiesto un impegno per soluzioni organizzative adeguate a garantire il mantenimento e la sicurezza delle prestazioni sanitarie erogate, con particolare riferimento a quelle dei servizi sanitari legati alla nascita”.

“Il decreto Lorenzin sui punti nascita è molto positivo, è un passaggio che stavano attendendo e che accogliamo con molta soddisfazione. E’ evidente che le richieste di confronto espresse dai territori su questo punto non sono rimaste inascoltate: il ministro si è dimostrata sensibile a una problematica che la nostra Regione fra le prime ha sollevato. Il decreto firmato dal ministro Lorenzin che riconosce alle Regioni la possibilità di richiedere al Comitato percorso nascita nazionale un parere motivato sul mantenimento di punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti stabiliti dall’accordo Stato-Regioni del 2010 è quindi un positivo passo in coerenza con il dialogo che si è sviluppato nei mesi fra i diversi livelli istituzionali”. Lo afferma la consigliera regionale modenese del Pd Luciana Serri, firmataria della risoluzione che già a giugno l’Assemblea legislativa regionale aveva votato per l’attuazione di soluzioni organizzative adeguate a garantire il mantenimento e la sicurezza delle prestazioni sanitarie erogate, con particolare riferimento a quelle dei servizi sanitari legati alla nascita. “L’atto del ministro – prosegue Luciana Serri – riconosce validità al punto di vista che abbiamo sostenuto e sosteniamo; in termini di nascite devono poter valere anche altri criteri, oltre a quelli numerici. Il decreto affida alle Regioni la possibilità di richiedere al Comitato percorso nascita nazionale un parere motivato sul mantenimento di punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti; le richieste dovranno essere avanzate al Ministero della Salute dalle Regioni e il Comitato percorso nascita nazionale sarà tenuto ad esprimere il proprio parere entro tre mesi dalla richiesta di deroga proposta da Regioni. “Ora – conclude la consigliera regionale Luciana Serri – come Regione abbiamo una finestra normativa per proseguire nel lavoro a salvaguardia dei servizi. La puntuale analisi delle diverse situazioni locali che stiamo portando avanti con il Comitato Percorso Nascita Regionale è uno strumento prezioso che in questo percorso potrà esprimere il suo valore come base di discussione e confronto”.

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