Regione, Lucia Bursi “Buon lavoro svolto, si continui con tenacia”

Segreteria

Il Patto per il lavoro, la nuova legge sui rifiuti, il contrasto al dissesto idrogeologico: sono solo alcuni dei progetti realizzati dalla Regione Emilia-Romagna a un anno esatto dalle elezioni regionali. “Sono tante le cose fatte – conferma il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi – occorre continuare sulla strada intrapresa, anche per riconquistare la fiducia di quegli elettori che, nel novembre scorso, disertarono le urne. I provvedimenti previsti nel bilancio preventivo per il 2016 – come, ad esempio, l’incremento delle risorse destinate alla cultura, un modo per investire sulle future generazioni – vanno decisamente in questa direzione”.

“Un anno di lavoro, in genere, apre delle prospettive, ma nel caso del lavoro svolto dalla Regione Emilia-Romagna possiamo dire che, in questo anno, sono stati anche chiusi progetti importanti”: il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi, a un anno esatto dalla tornata elettorale che ha portato il modenese Stefano Bonaccini alla guida della Giunta regionale, traccia un quadro del lavoro svolo e delle questioni più dibattute. “Tra i progetti portati a termine – prosegue Lucia Bursi – voglio ricordare il Patto per il lavoro sottoscritto con istituzioni, Enti locali, sindacati, imprese, associazioni che prevede investimenti per la creazione di 120mila nuovi posti di lavoro e sostegno al reddito dei lavoratori delle aziende in crisi, un tema, quello del lavoro, che rimane prioritario per il partito e le nostre Amministrazioni. E poi, la legge sui rifiuti, recentemente approvata, probabilmente il provvedimento locale più avanzato nell’intero Paese, e i fondi stanziati per la difesa del suolo e per il contrasto ai danni derivanti dal dissesto idrogeologico di un territorio già fragile e reso ancor di più tale dall’opera dell’uomo”. Le cose fatte non nascondono, però, le criticità. “Noi non dimentichiamo – conferma Lucia Bursi – che queste elezioni, pur vinte dal Pd e dal nostro candidato Stefano Bonaccini, hanno registrato un’astensione record. Alcune delle questioni che contribuirono a quella disaffezione si vanno, oggi, chiarendo. Penso alle inchieste Terremerse e a quella sulle spese dei gruppi consiliari che avevano gettato un’ombra sull’operato dei nostri amministratori, compresi quelli modenesi. La Cassazione ha annullato la sentenza di condanna di secondo grado dell’ex presidente della Regione Vasco Errani. Quanto alle spese dei gruppi consiliari, non è mai entrata nell’inchiesta l’assessore Palma Costi. Il presidente Bonaccini ne è uscito quasi subito. Di pochi giorni fa è l’assoluzione perché il fatto non sussiste del deputato Matteo Richetti, allora presidente dell’Assemblea legislativa regionale. Anche l’ex consigliere regionale Luciano Vecchi potrà chiarire a breve la propria posizione. Confidiamo, quindi, nel prosieguo del lavoro della magistratura, ma ribadiamo anche la fiducia nell’operato dei nostri amministratori. Quel 37% di affluenza, comunque, e il suo complesso significato – conclude Lucia Bursi – rimangono un monito per il lavoro di noi tutti. Occorre continuare a impegnarsi con sempre maggiore efficienza e tenacia per riguadagnare la fiducia e riconquistare la partecipazione di coloro che, nel novembre 2014, decisero di disertare le urne. I provvedimenti previsti nel bilancio preventivo per il 2016 – come ad esempio l’incremento di fondi destinati alla cultura, un modo per investire sulle future generazioni – vanno decisamente in questa direzione”.