Pd Carpi “Il Registro delle Unioni civili, una scelta di civiltà”

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“Un gesto di civiltà, che non lede la libertà di chi voglia sposarsi in forma religiosa o civile, ma che va incontro a coloro che, al matrimonio, non sono interessati, per scelta o necessità”: il Pd di Carpi commenta positivamente l’approvazione da parte del Consiglio comunale del Regolamento per il Registro delle Unioni civili. Ecco la nota del Pd di Carpi

“La sera di giovedì 12 novembre, durante la seduta del Consiglio Comunale della nostra città, con i voti favorevoli di Pd e M5S, è stato approvato il Regolamento per il Registro delle Unioni civili. Anche se c’è ancora molto resta da fare, soprattutto a livello nazionale, siamo convinti che la decisione presa rappresenti un importante passo di civiltà verso una città più accogliente, più libera e democratica. Un gesto di civiltà, che non lede la libertà di chi voglia sposarsi in forma religiosa o civile, ma che va incontro a coloro che, al matrimonio, non sono interessati, per scelta o necessità. Possono iscriversi al Registro delle Unioni civili due persone maggiorenni di sesso diverso o dello stesso, residenti e coabitanti allo stesso indirizzo nel Comune di Carpi, di nazionalità italiana, comunitaria o straniera, non legate tra loro da vincoli di matrimonio, parentela, adozione e/o tutela, conformemente a quanto previsto dall’art. 87 del Codice civile. Il Comune si impegna, inoltre, in ogni suo atto relativo a tematiche dirimenti quali casa, sanità, servizi sociali e scolastici, trasporti e servizi cimiteriali ad eliminare ogni forma di svantaggio nei confronti di coppie iscritte al Registro. Come Partito democratico il nostro impegno deve continuare per migliorare questa città: il Registro delle unioni civili ed il suo regolamento sono chiaramente da intendersi in questo senso. Ci rammarica l’astensione dell’unica lista civica in Consiglio, Carpi Futura, che ha ritenuto l’argomento di scarsa importanza a livello locale. Non ci stupisce, invece, l’astensione di Lega Nord e Forza Italia che hanno definito il provvedimento come un “esercizio di spettacolarizzazione degli affetti”, dimostrando ancora una volta di non comprendere l’urgenza di una regolamentazione civile sulle unioni. Infine, vogliamo ringraziare tutte le persone che, a vario titolo, hanno dato il loro fondamentale apporto per conseguire un così importante risultato”.

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