Servizio civile, Vaccari “Servono risorse e sinergia con Protezione civile”

Dai parlamentari

Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, ex assessore alla Protezione civile della Provincia di Modena, ha presentato un emendamento alla Legge di stabilità che rifinanzia con 50 milioni di euro per il 2016 il Fondo nazionale per il Servizio civile e destina una quota dei giovani che fanno questa opzione verso il sistema di Protezione civile. L’emendamento è stato messo a punto in collaborazione con un’altra parlamentare modenese del Pd Giuditta Pini, componente della Commissione Affari sociali della Camera.

Stanziare nuove risorse da destinare al Servizio civile e indirizzare una parte dei giovani che optano per questa scelta verso il sistema nazionale di Protezione civile: è questo il senso dell’emendamento alla Legge di stabilità presentato, come primo firmatario, dal senatore modenese del Pd Stefano Vaccari. Nell’emendamento si chiede di rifinanziare il Fondo nazionale per il Servizio civile con 50 milioni di euro per il 2016: “Il Servizio civile, opzione che contribuisce alla crescita e alla formazione dei giovani, deve poter contare su risorse fresche che ne consentano la piena realizzazione – spiega Stefano Vaccari – A questo si aggiunge una norma che stabilisce che una quota del contingente di giovani che optano per il Servizio civile sia destinata al sistema nazionale di Protezione civile, naturalmente sulla base delle disponibilità offerte dagli enti convenzionati in questo settore. In questo modo, si sostiene e si contribuisce a creare le nuove leve che potranno innervare, poi, la Protezione civile”. Le norme sono state messe a punto in collaborazione con un’altra parlamentare modenese del Pd Giuditta Pini che del tema si era occupata in raccordo con i Giovani democratici e ora in qualità di componente della Commissione Affari sociali. “Occorre rispettare gli impegni presi con il Paese e rafforzare il Servizio civile – conferma Giuditta Pini – un’opportunità per i giovani che decidono di mettersi al servizio della propria comunità e che, attraverso questa esperienza, possono anche venire in contatto con realtà similari al mondo del lavoro”.