Sisma: Vaccari, Broglia, Guerra “Nuove norme in aiuto del cratere”

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Scadeva oggi a mezzogiorno il termine ultimo per presentare emendamenti alla Legge di stabilità. Anche quest’anno i senatori emiliani del Pd Stefano Vaccari, Claudio Broglia e Maria Cecilia Guerra, in accordo con le Amministrazioni locali e la Regione Emilia-Romagna, hanno presentato emendamenti specifici contenenti norme a favore delle aree colpite dal sisma del maggio 2012. Le richieste più pressanti, di ordine economico e non solo, provenienti dalle zone del cratere, sono state raccolte in due specifici emendamenti. Eccone i contenuti nelle parole dei senatori Vaccari, Broglia e Guerra:

“A distanza di oltre tre anni dalle scosse del maggio 2012 continua il nostro impegno a favore delle zone colpite dal sisma, con l’obiettivo di trasferire a Roma le esigenze e le richieste più pressanti delle comunità emiliane che hanno subito i maggiori danni. Abbiamo depositato oggi con le prime nostre tre firme, e con il sostegno di un folto gruppo di colleghi, due emendamenti alla Legge di stabilità che contengono norme importanti per il prosieguo dell’attività di ricostruzione post-sisma. Un primo emendamento riguarda i bilanci dei Comuni. Abbiamo chiesto che, come già negli anni passati, anche per il 2015, 2016 e 2017 le risorse destinate alle opere di ricostruzione siano escluse dal Patto di stabilità interno. Stessa deroga è stata domandata per consentire gli interventi sugli immobili pubblici finanziati con rimborsi assicurativi e con risorse provenienti da erogazioni liberali, in modo da indirizzare tutte le risorse disponibili (sia quelle stanziate dallo Stato, sia quelle donate dai privati o derivanti da assicurazioni) all’imponente lavoro della ricostruzione. Un aiuto alle casse dei Comuni e delle Province arriva anche dalla norma che stabilisce il differimento triennale nel pagamento delle rate dei mutui accesi dai Comuni con la Cassa depositi e prestiti. A sostegno delle amministrazioni locali, ma soprattutto dei dipendenti pubblici che si stanno sobbarcando una grande mole di lavoro, è invece la disposizione che proroga al 31 dicembre 2016 (ora è la fine di questo anno) la possibilità di riconoscere e liquidare le ore di straordinario del personale delle Regioni e dei Comuni impegnati nelle attività legate al sisma. Nello specifico, poi, degli interventi da realizzare, superata la fase dell’emergenza, occorre ora aiutare le Amministrazioni nella ricostruzione del patrimonio pubblico. Noi abbiamo proposte norme che consentano, ad esempio, di utilizzare risorse del Ministero dell’Istruzione per mettere a norma antisismica gli edifici scolastici (di ogni ordine e grado), anche quelli che hanno subito danni più lievi. E poi ancora, nell’ambito di ripristino della piena funzionalità dei cimiteri, consentire di usare le risorse anche per il recupero delle cappelle private, quando sussistono situazioni che altrimenti sarebbero di pericolo. Anche le strutture temporanea che sono state adibite, nel dopo sisma, a uffici o scuole, devono tornare nella disponibilità dei Comuni in maniera gratuita e senza aggravi fiscali. Infine, chiediamo che siano stanziati i primi 200 milioni di euro necessari per procedere con il piano di recupero delle opere pubbliche”.

photo credit: Cifo aka Big Cif via photopin cc