Sciopero commercio, Baruffi “Aprire nuova stagione contrattuale”

Dai parlamentari

“Riteniamo che, pur nel quadro fortemente indebolito dalla crisi, si debba e si possa aprire una nuova e positiva stagione contrattuale, anche nel commercio”: il deputato modenese del Pd Davide Baruffi, componente della Commissione Lavoro della Camera, interviene sullo sciopero dei lavoratori della grande distribuzione indetto a sostegno del rinnovo del contratto nazionale scaduto da due anni. Ecco la sua dichiarazione:

“Domani molti lavoratori del commercio della grande distribuzione sciopereranno per il rinnovo del proprio contratto, mentre un’altra giornata di astensione è già programmata per il mese di dicembre. Da quasi due anni il loro contratto è scaduto, mentre per altri lavoratori del commercio non è così. Senza entrare nel merito della vertenza non si può non esprimere preoccupazione e auspicare lo sblocco positivo di una controversia lunga e difficile. Il settore del commercio ha pagato un prezzo importante alla crisi e, ora che emergono i primi dati positivi sui consumi dopo tanto tempo, risulta ancora più importante addivenire a un accordo che contemperi i giusti diritti dei lavoratori con le necessità di riorganizzazione e recupero di produttività delle aziende. Per parte nostra ci siamo spesi affinché alcune iniziative legislative e fiscali favoriscano una ripresa dell’occupazione, degli investimenti e della domanda interna. La riconferma degli sgravi contributivi per le aziende che assumono in modo stabile anche nella Legge di stabilità per il 2016 va in questa direzione. Gli investimenti – fattore essenziale per accrescere la produttività – trovano ora pieno sostegno, a partire dai cosiddetti super-ammortamenti. E non è mancata un’attenzione specifica agli ammortizzatori sociali o alla migliore definizione di norme che consentano di superare l’area della para-subordinazione a tutto vantaggio dei contratti a tempo indeterminato (ora meno onerosi) o determinato (ora meno vincolati). Ma soprattutto, parlando di commercio, la riduzione delle imposte, nuove misure di contrasto alla povertà, la rivalutazione e l’estensione della “no tax area” per le pensioni sono tutte misure che possono sostenere i redditi medi e bassi e quindi favorire quella ripresa dei consumi che sola può ridare respiro all’intero settore. Per questa ragione riteniamo che, pur nel quadro fortemente indebolito dalla crisi, si debba e si possa aprire una nuova e positiva stagione contrattuale, anche nel commercio. Non da ultimo preme richiamare l’attenzione su un’altra iniziativa legislativa in corso, quella relativa alla disciplina degli orari del commercio. La totale deregolazione introdotta dal governo Monti a fine 2011 non ci ha mai convinto e non ha certamente sortito gli effetti sperati. Pensare viceversa di tornare ora al regime precedente sarebbe irrealistico. Noi crediamo che occorra una disciplina nuova, moderna e flessibile, in grado di contemperare i diversi diritti e interessi in campo. La proposta di legge approvata alla Camera e ora all’esame del Senato va in questa direzione. Nasce dal contributo di diverse proposte, tra le quali quella a mia firma: certamente un testo perfettibile – in particolare per dare maggiore ruolo a Regioni e Comuni – ma un passo avanti. Per questo è importante che il Senato proceda più celermente di quanto non abbia fatto fino ad ora e che il Governo si faccia parte attiva per una rapida approvazione della legge”.

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