Regione, Serri “Turismo, settore strategico per lo sviluppo”

Dalla Regione

Turismo in Emilia Romagna: 43 milioni e mezzo di presenze nei primi 9 mesi del 2015. Positivi i dati per Riviera, città d’arte, montagna e località termali. La presidente della Commissione politiche economiche Luciana Serri commenta: “Ora investimenti nella promo-commercializzazione e una nuova legge regionale sul turismo per creare lavoro e sviluppo”.

“Il turismo è un settore strategico sul quale dobbiamo puntare con decisione per garantire crescita e lavoro. I dati del 2015 sono davvero ottimi: ora serve insistere sulla promozione, sulla commercializzazione e adeguare gli strumenti normativi attraverso la revisione della legge sul turismo”. Cosi la consigliera regionale modenese del Pd Luciana Serri, presidente della Commissione Politiche economiche, commenta i dati regionali sul turismo. Nel suo insieme il settore turistico dell’Emilia-Romagna chiude i primi nove mesi dell’anno con circa 43 milioni e mezzo di presenze (+3,6% rispetto allo scorso anno) e 7,7 milioni di arrivi (+5,8%) facendo registrare un milione e mezzo di presenze in più. Tutti con segno positivo i valori delle diverse mete: riviera, città d’arte, montagna e località termali. Nel periodo gennaio-settembre nella riviera la domanda italiana ha registrato un incremento del 9,6% degli arrivi e del 5,4% delle presenze (per la componente internazionale: arrivi +1,6% e presenze +0,3%). Segno positivo anche per le città d’arte (+2,1% degli arrivi e +2,7% delle presenze) e il comparto termale (+6,9% di arrivi e +1,9% di presenze). “Sicuramente la bella stagione è stata fondamentale – sottolinea Luciana Serri – ma i dati restano molto interessanti, in particolare quelli relativi alle località appenniniche che in percentuale crescono bene. A livello regionale, in questo comparto, nei primi nove mesi dell’anno abbiamo registrato un +13,4% di arrivi e un +5,7% di presenze. In particolare i turisti stranieri fanno segnare incrementi di tutto rispetto: +31% di arrivi e +21,3% di presenze. Abbiamo investito molto su Expo e questo sicuramente ha influito. Le percentuali di crescita dall’estero sono buone: è un elemento molto importante che testimonia l’interesse dei turisti stranieri per le mete turistiche del nostro Appennino. Avvicinarsi ai mercati internazionali per incrementare le presenze di turisti stranieri è un obiettivo sul quale continuare a investire per consolidare questo risultato. Ora pensiamo ad attualizzare la legge sul turismo per renderla una leva di sviluppo, ad investire nella promo-commercializzazione e nell’ospitalità, anche con fondi per la riqualificazione delle strutture private, per rafforzare questa tendenza”.